Samsung ha violato il brevetti Apple ma la multa va abbassata. Lo ha deciso la Corte di appello per il circuito federale degli Stati Uniti che ha parzialmente rivisto il verdetto da 930 milioni di dollari raggiunto in favore di Apple e a svantaggio di Samsung nel 2012 su questioni attinenti diversi brevetti. E’ stato infatti confermato che la compagnia coreana copiò alcuni brevetti del design dell’iPhone di Apple, ma l’infrazione non avrebbe coinvolto complessivamente tutto l’aspetto (il trade dress) dei telefonini.
Questo potrebbe portare a un abbassamento delle sanzioni, anche se questo aspetto specifico della vicenda dovrà ora ripassare per un altro tribunale.
La Corte d’appello ha chiarito che l’aspetto generale di un iPhone non può essere protetto, e ha chiesto ad un tribunale di grado inferiore di ricalcolare la multa di 930 milioni di dollari in danni riconosciuti ad Apple come stabilito da una precedente sentenza nel 2013.
Secondo il tribunale, Samsung dovrà pagare a Apple solo 382 milioni di dollari in danni, tenendosi così 548 milioni di dollari, somma che la società con sede in Corea del Sud avrebbe potenzialmente dovuto pagare a Apple se la corte d’appello fosse stata d’accordo con la sentenza precedente del tribunale di grado inferiore.
Apple e Samsung hanno abbandonato l’apertura di nuove battaglie legali a livello globale lo scorso anno, ma la sentenza a cui si riferisce la Corte d’Appello era precedente alla decisione delle aziende. Un secondo caso, quello che coinvolge la tesi di Apple che dovrebbe imporre a Samsung di rimuovere alcune funzioni brevettate dai telefoni Galaxy, è ancora in corso.
Il giudice ha stabilito che gli elementi di design brevettati da Apple e che sono stati copiati da Samsung sono la facciata anteriore di iPhone, la lunetta e l’interfaccia utente grafica. Samsung è stata accusata anche di aver copiato da Apple alcune gestures e il metodo del doppio ‘tap’ su un documento per ingrandirlo e centrarlo. Apple e Samsung non hanno voluto commentare la sentenza.