Sonos fa causa a Google e lancia la sfida alla crescente dipendenza da Mountain View e Amazon che, a suo avviso, usano il loro peso per mettere all’angolo e schiacciare le società più piccole. Nell’azione legale il produttore di speaker wireless accusa BigG di aver infranto cinque dei suoi brevetti e chiede il risarcimento dei danni e il divieto di vendita negli Stati Uniti di speaker, smartphone e laptop targati Mountain View.
“Google palesemente e consapevolmente copia la nostra tecnologia brevettata – spiega il ceo di Sonos, Patrick Spence – Nonostante i nostri ripetuti sforzi negli ultimi anni, Google non ha mostrato alcuna volontà di lavorare con noi per una soluzione”. Sonos pubblicizza i suoi speaker su Google e li vende su Amazon: i servizi musicali e le assistenti virtuali dei due colossi sono inseriti direttamente nei prodotti Sonos. I dipendenti Sonos usano Gmail e il cloud computing di Amazon. Tutto ha funzionato fino a che Google e Amazon non hanno prodotto e lanciato i loro speaker, mettendo sotto pressione i prezzi di Sonos e, secondo i manager della stessa Sonos, rubato la sua tecnologia.
I manager di Sonos, riporta il New York Times, hanno deciso di fare causa a Google perché non se la sono sentita di combattere i due giganti in un colpo solo in tribunale. Sonos ha fatto causa a Google alla corte federale di Los Angeles e all’International Trade Commission, organismo chiamato a pronunciarsi sui casi riguardanti i brevetti e che ha la capacità di bloccare le importazioni dei prodotti che li violano. La causa di Sonos riguarda la violazione di cinque brevetti da parte di Google, ma Sonos ritiene che complessivamente Google e Amazon abbiano violato ognuna circa 100 brevetti. I due big respingono però le accuse. “Siamo delusi dal fatto che Sonos abbia fatto causa invece di continuare le trattative in buona fede. Respingiamo le accuse e ci difenderemo” afferma Jose Castaneda portavoce di Google. “La famiglia dei dispositivi Echo e la nostra tecnologia per la musica è stata sviluppata in modo indipendente da Amazon” mette in evidenza Natalie Hereth di Amazon.