Sony sposterà il suo quartier generale europeo dal Regno Unito all’Olanda. Naturalmente, alla base di questa scelta c’è la volontà di minimizzare l’impatto della Brexit sulle sue attività nel mercato britannico. A dare la notizia è stato il Daily Telegraph, che ha potuto visionare i documenti relativi al trasloco della sede legale. Un portavoce di Sony Benelux ha poi confermato l’operazione, che sarà perfezionata entro il 29 marzo, con lo spostamento nella struttura di Hoofddorp, vicino all’aeroporto di Schiphol. Secondo il file depositato presso la Camera di commercio olandese, la società Sony Europe BV è stata creata lo scorso maggio e i documenti di fusione con Sony Europe Limited sono stati registrati a novembre. Lo spostamento non causerà comunque la chiusura degli uffici inglesi di Weybridge e non sono previsti licenziamenti in UK, che comunque sulla carta perde un’azienda da 3,3 miliardi di sterline.
Sony è il secondo colosso tecnologico giapponese che ha scelto di spostarsi dalla Gran Bretagna all’Olanda: a ottobre Panasonic aveva annunciato la stessa mossa, spiegando che il Regno Unito, una volta uscito dall’Unione europea, rischierebbe addirittura di finire nella lista dei paradisi fiscali stilata dalle autorità giapponesi. In questo caso, lo spostamento ha causato la ricollocazione in Olanda di una ventina di manager e di parte dello staff del marketing, ma le conseguenze della Brexit – in caso di aumento di oneri doganali – potrebbero estendersi anche alle oltre 450 risorse attive nel braccio produttivo britannico.
Ad attendere Sony e Panasonic nei Paesi Bassi ci sarà pure un’altra azienda nipponica fuoriuscita dal Regno Unito, la banca di invetimenti Mitsubishi UFG, che ha scelto Amsterdam come nuova base per le proprie attività.