Quella britannica sarà un’“amministrazione on demand”. Così
l’ha chiamata, annunciandola oggi in un discorso elettorale, il
primo ministro Gordon Brown parlando di una rivoluzione digitale
per la Pubblica amministrazione che sarà sostenuta dall’accesso
a Internet per l’intero Paese.
Secondo i calcoli effettuati da Pricewaterhouse Coopers, ha detto
Brown, l’erogazione di servizi via Web, anziché via telefono o
con “faccia a faccia” farebbe risparmiare al governo 900
milioni di sterline.
La nuova piattaforma si chiamerà “MyGov” e prevederà una
“dashboard” da scaricare sul proprio computer, attraverso la
quale sarà possibile rinnovare il passaporto, gestire la pensione,
prenotare una visita in ospedale o il posto a scuola per i propri
figli e addirittura parlare con gli insegnanti.
Questa piattaforma personalizzata – ha detto Brown –
“permettera' di fornire servizi universali, tagliati su
misura per i bisogni di ogni individuo”. Una 'seconda
rivoluzione digitale', l'ha definita Brown, che
aiutera' a migliorare la percezione dello stato da parte dei
cittadini e lo rendera' piu' trasparente.
“La rete ci darà l'occasione di reinventare la democrazia
nell'era digitale”, ha aggiunto il primo ministro. Brown ha
anche annunciato che il governo investira' 30 milioni di
sterline per la creazione di un nuovo istituto delle scienze della
rete, diretto da esperti di internet tra cui il fondatore del web,
Sir Tim Berners Lee.
“Lo scopo – ha detto il primo ministro – e' di assicurarsi
che i 4 milioni di persone che sono tra i maggiori utenti dei
servizi statali, ma che non hanno mai usato internet, si possano
adattare alla nostra nuova strategia e che non scivolino via dalla
rete digitale'.
Anche la tecnologia iPhone arrivera' presto a Downing street,
con un'applicazione che permettera' di accedere alle ultime
notizie e aggiornamenti dall'ufficio del primo ministro.