Il Bitcoin brucia. Dopo una settimana sull’otto volante la criptomoneta oggi registra una giornata nera con una flessione di quasi 4mila dollari sulla giornata, scivolando sotto i 12mila dollari e portando a oltre il 40% il ribasso dal record storico di domenica scorsa.
Secondo la piattaforma Coindesk, la criptovaluta ha segnato un minimo a 10.834 dollari, risalendo poi sopra 12 mila, mentre solo ieri fluttuava tra 15 e 16 mila dollari. Inoltre, Cme, l’exchange di Chicago che domenica scorsa ha lanciato il suo primo future sul Bitcoin, ha sospeso dagli scambi il contratto gennaio della valuta virtuale per via dell’eccesso di ribasso. Il derivato cede il 21% a 12.320 Dollari. La chiusura precedente era a 15.600 Dollari.
Vendite accelerate nella notte, la criptovaluta cede ora il 25% al di sotto dei 12mila dollari.
In cinque giorni ha perso più del 35%. Anche i future di Bitcoin stanno soffrendo: quello in scadenza a gennaio, lanciato domenica, al Cme Group cede il 16% a 12.820 dollari.
Anche altre criptovalute sono crollate, ethereum è sceso addirittura del 36 percento e il litecoin è crollato del 43 percento, secondo i prezzi compositi di Bloomberg.
Tuttavia, le criptovalute stanno attirando “giocatori” affermati. Goldman Sachs sta creando un trading desk per la creazione di mercati in valute digitali come il bitcoin.
Ha dato il via alle vendite su bitcoin lo spostamento improvviso su Bitcoin Cash, la valuta nata lo scorso agosrto da una scissione della blockchain di Bitcoin, dopo che Coinbase, una delle piattaforme maggiori di exchange che finora si era rifiutata di trattare il Cash, ha annunciato mercoledì di avviare la quotazione del rivale di Bitcoin. La decisione ha fatto scattare un’ondata di vendite su Bitcoin per spostare fondi sul Cash, arrivato quasi a triplicare il valore in poche ore, tanto da costringere la stessa Coinbase a sospendere gli scambi e ad avviare un’inchiesta per sospetto insider trading.