Scongiurati i licenziamenti BT Italia. Nella serata di venerdì 15 settembre, al Mise, è stato firmato l’accordo che chiude la procedura dei 202 licenziamenti aperta da British Telecom Italia. In alternativa ai licenziamenti, è stato firmato il contratto di solidarietà al 20% massimo di riduzione oraria e un incentivo economico all’esodo volontario.
“Un accordo fortemente voluto dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali che, con la mobilitazione di tutti, lo ha reso possibile – si legge in una nota Slc – Ringraziamo i lavoratori BT degli altri paesi europei, che consci dell’importanza dell’esito di questa vertenza, anche per la loro stessa situazione, hanno espresso la loro solidarietà e sensibilità con iniziative sindacali locali”.
Lo scorso luglio BT Italia aveva annunciato il taglio di 202 unità su un totale di 950 addetti, 70 solo su Roma.
Il piano rientrava nel processo di ristrutturazione della divisione Global Services di Bt, annunciato l’11 maggio dal Gruppo di tlc britannico. “In considerazione anche di una contrazione del mercato italiano dei servizi di telecomunicazione e della forte competizione che lo caratterizza da anni, il piano assegna prioritariamente risorse ai segmenti di business in crescita, con l’ambizione che BT continui ad essere un datore di lavoro responsabile e il partner preferito dei clienti italiani”, spiegava una nota.