BT innova il suo portfolio di sicurezza, BT Assure. Le novità si concentrano sui rischi rappresentati dalla crescente presenza di dispositivi personali sulle reti aziendali, dalla diffusione su larga scala di soluzioni cloud e dalle sfide del “big data”, le grandi quantità di dati non strutturati ormai presenti in tutti gli scambi commerciali.
Assure Secure Web offre ai clienti policy uniformi di accesso al web per tutti i dispositivi remoti, siano essi dei dipendenti o di proprietà della società, attraverso una visione unica, centralizzata e immediatamente aggiornabile, con un reporting globale e un controllo “role-based”, così che non ci sia bisogno di raggiungere ogni dispositivo singolarmente.
Assure Analytics mostra in tempo reale le potenziali minacce e i relativi impatti che si trovano ad affrontare le imprese, aiutandole a prendere le corrette decisioni per perseguire politiche efficaci. Ciò è reso possibile dal rivoluzionario sistema di analisi e di visualizzazione dei dati di BT. Il sistema apprende in tempo reale , offrendo così alle aziende l’informazione semplice e integrata che vogliono, nel preciso momento in cui serve, e sfruttando qualsiasi tipo di fonte dei dati che possa essere rilevante. Ciò consente di migliorare il processo decisionale circa l’efficacia della policy, l’utilizzo interno o esterno delle risorse e i tipici profili minaccia/attacker, il tutto in tempo reale.
Una ricerca esclusiva su un campione di più di 2000 utenti e decision maker in 11 paesi rivela che i rischi per le imprese si generano troppo velocemente perché un approccio alla sicurezza puramente reattivo possa avere successo. I risultati della ricerca BT “Rethink the risk” dimostrano inoltre che il tradizionale perimetro esterno sicuro delle reti aziendali non esiste più e conferma che occorrono strumenti specifici per misurare, comprendere e affrontare questa nuova realtà della sicurezza.
Secondo la ricerca, le minacce della cyber security, la perdita di dati aziendali, accidentale o intenzionale, e il crescente utilizzo di dispositivi personali sulle reti aziendali, sono i tre principali rischi percepiti dai decision maker dell’IT. In particolare, il fenomeno del Byod (Bring your own device) sta crescendo rapidamente in ambito aziendale, con il 60% dei dipendenti che utilizzano dispositivi personali per il lavoro, con punte di utilizzo in paesi come la Cina e l’India, con rispettivamente il 92 e l’80 per cento.
La ricerca BT mostra inoltre che l’82% delle aziende dichiara che consente già ora il Byod o che ha intenzione di renderlo possibile nei prossimi 24 mesi. L’adozione del Byod porta con sé nuove questioni legate alla sicurezza. Quattro aziende su dieci hanno avuto a che fare con violazioni della sicurezza dovute a persone che hanno utilizzato dispositivi non autorizzati. Fra le aziende che hanno adottato una policy Byod, la sicurezza ha rappresentato di gran lunga la sfida più importante (74%). E’ interessante notare che i membri del consiglio di amministrazione e i senior manager sono tra coloro che richiedono con maggiore insistenza il Byod, secondi solo alle persone dell’IT e a utenti esperti.