Utile netto di 558 milioni di sterline per BT Group, che ha chiuso il terzo trimestre fiscale, il 31 dicembre, migliorando i risultati ottenuti nello stesso periodo dell’anno precedente, quando l’utile netto era di 493 milioni di sterline, e battendo le aspettative di mercato che hanno previsto 514 milioni di sterline. I ricavi sono diminuiti del 3% a 4,47 miliardi di sterline, a fronte delle previsioni di mercato di 4,49 miliardi di sterline. La società ha aggiunto altri 119mila clienti consumer di banda larga nel periodo, una crescita in gran parte guidata da suoi canali BT Sport e Espn.
La società di telecomunicazioni inglese stima per l’intero anno fiscale un Ebitda tra i 6,2 miliardi di sterline e i 6,3 miliardi di sterline.
Gavin Patterson, amministratore delegato di BT Group, ha sottolineato come i risultati trimestrali abbiano evidenziato una significativa crescita dell’utile prima delle imposte (+ 13%) e un forte incremento del free cash flow: “La nostra rete a banda larga in fibra superveloce copre ora circa tre quarti del Regno Unito – ha annunciato Patterson – BT è stata all’avanguardia nell’innovazione e negli investimenti in fibra ottica, da ciò traggono beneficio tutti i provider. Vogliamo continuare a perseguire questo obiettivo. Così oggi annunceremo la realizzazione per questa estate di una serie di progetti pilota su larga scala di banda larga ultraveloce attraverso tecnologia G.fast. Stiamo pensando di poter implementare questa tecnologia in scala, in modo da offrire velocità ultraveloci fino a 500Mbps in gran parte del Regno Unito entro un decennio”.
“La mobility è un’area fondamentale per la nostra crescita – conclude Patterson – Stiamo procedendo speditamente nella due diligence per una possibile acquisizione di EE e ulteriori annunci verranno fatti a tempo debito. Nel frattempo, i nostri piani relativi al lancio di servizi mobili per il consumer restano invariati”.