“L’introduzione dei buoni pasto elettronici non cambierà nulla rispetto a prima, anzi rappresentano una grande opportunità sia per i lavoratori, che per le aziende e i supermercati”. Lo afferma Gregorio Fogliani, presidente di Qui Group!, multinazionale italiana dei buoni pasto, commentando le polemiche seguite alla defiscalizzazione a 7 euro dei ticket elettronici.
“Stiamo parlando di una vera e propria agevolazione – prosegue – richiesta soprattutto dai supermercati che ogni giorno devono vedersela con conteggi estenuanti e tentativi di falsificazione”.
“Per le aziende poi – prosegue Fogliani – il formato elettronico permette di detrarre dalle tasse quanto effettivamente dato ai dipendenti, visto che si tratta di un rimborso spese e, quindi, non è assoggettato al prelievo fiscale e contributivo”.
“Sempre per quanto riguarda le aziende – sottolinea – ne trarrà vantaggio la semplificazione amministrativa: ad esempio diminuiranno notevolmente gli errori nei conteggi e nelle fatture. Inoltre si ridurrà il pericolo di frode e falso: oggi i buoni cartacei vengono spesso contraffatti, rubati e a volte addirittura persi”.
“L’effetto positivo non mancherà di certo anche nelle tasche degli italiani – sostiene Fogliani -. Ora con una media di 5,29 euro per 200 giorni di lavoro il dipendente entra in possesso di di 1.000 euro circa all’anno. Con l’aumento del valore dei buoni a 7 euro si troverà 400 euro l’anno in più in tasca senza pagare oneri. E anche le aziende, non pagando tasse su questo, saranno incentivate a dare un ticket in più perché oggi con 5 euro di valore non si può davvero più mangiare”.
“Si assisterà, inoltre, anche a un incremento dei consumi – conclude – visto l’aumento della capacità di acquisto che si viene a creare. Non capisco, quindi, le polemiche seguite a questo provvedimento che porterà solo effetti positivi”.