VERSO LA RIPRESA

Calcagno: “Digitalizzazione, un processo continuo”

Rivoluzione tecnologica, innovazione e crescita: è la sfida con la quale si deve misurare l’Italia. Ma servono infrastrutture e una strategia funzionale ai piani ambiziosi del governo. Ecco la vision dell’Ad di Fastweb

Pubblicato il 30 Set 2015

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In Fastweb abbiamo avviato da tempo la nostra trasformazione digitale. Per un’azienda di telecomunicazioni è normale essere delle vedette nel digitale, tanto più per come è fatta Fastweb, cioè totalmente orientata all’innovazione. Siamo in vantaggio rispetto a comparti più tradizionali e fisici: partendo in anticipo e con la giusta forma mentale, abbiamo potuto maturare un’evoluzione digitale. Con quest’espressione intendo uno sviluppo digitale più organico e meno traumatico di una vera e propria discontinuità, a cui sono obbligate altre industrie e altre aziende. L’evoluzione digitale richiede comunque tantissimo sforzo, perché la digitalizzazione non è un passaggio che si fa una volta sola ma è una continuo processo nel quale non ci si può fermare a dirsi “è fatta”. Come impresa digitale, noi stiamo imparando tanto dall’interazione con i nostri clienti che ci porta a modificare e ad aggiustare i nostri obiettivi: nel mondo digitale e interconnesso, gli obiettivi aziendali sono prodotto delle interazioni con vari soggetti: prima di tutto i clienti, attuali e futuri, e i dipendenti.

Mi rendo conto di avere un punto di vista privilegiato, e credo che le industrie e le aziende che non si sono ancora poste il problema di come digitalizzare il rapporto con i loro clienti, di come creare nuovi prodotti digitali e di come digitalizzare i processi interni, abbiano un enome lavoro da fare. La Pubblica Amministrazione è forse il soggetto in Italia con più potenzialità e più benefici da ottenere, e allo stesso tempo è quello più indietro nell’opera, anche se questo governo ha fatto sentire il suo impegno e la sua determinazione a perseguire la digitalizzazione. Perché è proprio dalla azione della Pubblica Amministrazione, che interagisce con ogni singolo italiano migliaia di volte nel corso della vita, che noi imprese ci aspettiamo il maggior contributo alla cultura e all’uso del digitale.

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