Le attività di ricerca e selezione dei calciatori hanno ormai acquisito assoluta centralità, anche e soprattutto per i club nostrani che ancora non sono stati inondati da capitali cinesi e arabi. Sono cresciuti gli investimenti nel potenziamento e aggiornamento degli strumenti utili a individuare i talenti da proteggere e quelli da scovare in casa degli altri, con un cartellino ancora accessibile economicamente, e che potrebbero essere rivenduti generando plusvalenze rilevanti.
Con la massima rappresentativa nazionale che attualmente non abbonda di talenti eccelsi, è sempre più marcata l’esigenza di sfruttare a pieno anche nello scouting le nuove opportunità emerse grazie alle tecnologie informatiche, digitali e connettive.
Al videoscouting ha creduto subito l’Udinese della famiglia Pozzo, tanto da stipendiare una folta schiera di persone per visionare centinaia di incontri calcistici a settimana. Un modello a cui si sono ispirati l’ex amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi, l’ex direttore sportivo del Napoli Riccardo Bigon e la dirigenza del Palermo. La storia ci racconta, però, che il primo ad essere stato avvicinato dai “fantastici tre” di Wyscout (Matteo Campodonico, Simone Falzetti e Piermaria Saltamacchia), leader planetario della videotrasmissione di match calcistici di qualsiasi federazione calcistica, fu il mister Serse Cosmi nel 2004, quando sedeva sulla panchina del Genoa.
Wyscout, scouting hi-tech made in Italy – La piattaforma di Wyscout, perfezionata nel 2008, nel giro di dieci anni, è diventata, infatti, una vera e propria “pasticceria del calcio” per gli addetti ai lavori e giornalisti, dato che, sottoscrivendo un abbonamento, si può visionare qualsiasi partita e giocatore di qualsiasi federazione nazionale, analizzarne costantemente il rendimento, vivisezionare ogni match per estrarne dati statistici, contrattare con tutti gli addetti ai lavori non solo per i trasferimenti degli atleti, ecc.
Wyscout, inoltre, si propone ormai come piazza fisica per trattative e calcio mercato attraverso i Wyscout Forum che si tengono ogni anno nelle maggiori cities. A livello internazionale, Wyscout deve far fronte, comunque, ad alcuni competitor. Il principale è forse l’inglese Scout7 che, al pari dell’azienda di Chiavari, si avvale di una rete internazionale di collaboratori, la maggior parte taggatori delle azioni (cross, calci d’angolo, tackle, parate, assist, ecc.) di un singolo match.
Gli strumenti per la Match Analysis – Alla stessa famiglia di servizi appartengono la francese Video Profile e la russa Instat, sebbene decisamente più orientata all’analisi statistica. In quest’ultimo settore, la fa da padrona un’altra azienda italiana, la Paninidigital, le cui basi per il successo furono poste da Adriano Bacconi ormai tanti anni fa, coordinata a livello commerciale e tecnologico dall’ex calciatore Enrico Dalè e da Leonardo Grilli.
Molto quotata è anche l’offerta di Sics, Stats, Fluendo con il software Longomatch e la torinese Deltatre, acquisita recentemente da Bruin. Dall’incubatore di Wylab – creato da Wyscout per lo sviluppo di start up sportive – proviene, infine, SkillGo in grado di monitorare le performance atletiche di qualsiasi sportivo.
Nella società al momento più forte d’Italia, fortemente candidata alla vittoria finale in questa edizione di Champions League, si utilizza “Paninidigital per la gestione del database (inserimento dati) e Wyscout per scouting e analisi su giocatori specifici di tutte le partite internazionali” svela Riccardo Scirea, head of match analysis officer della Juventus.
Le risorse gratuite – Grazie al web, alle tecnologie connettive e streaming, sono comunque disponibili per tutti i club – dai più grandi ai più piccoli – una serie di validi strumenti gratuiti o quasi per l’osservazione in remoto degli atleti. Oltre alle ormai centinaia di canali web, alle varie applicazioni per smartphone e tablet (come Live Football Streaming per Android scaricabile da GooglePlay) tramite cui vedere partite da tutto il mondo (seppur ai confini con l’illegalità in termini di diritti di visione), stanno nascendo anche web tv come l’italiana Sportube che offrono abbonamenti per accedere alla visione dei match di categorie inferiori, come le oltre 1.200 partite di Lega Pro all’anno. Mentre su CalcioNazionale.it è possibile acquistare (a 10 euro caduno) i file integrali delle partite delle categorie “Giovanissimi”, “Allievi” e “Primavera”, e Raisport prosegue con la programmazione in chiaro dei posticipi del lunedì sera di Lega Pro e di alcuni match del campionato Primavera, visibili anche su Sportitalia.
I tedeschi di Transfermarkt offrono gratuitamente, invece, un’incredibile e inesauribile database di risultati, statistiche, profili (giocatori, allenatori, procuratori e altri addetti ai lavori), valori di mercato, performances finanziarie dei club, tradotto nelle principali lingue (inclusa quella italiana) ed eguagliato solo da Football Manager, il famoso videogame manageriale che è diventato una risorsa anche per le società professionistiche. In quest’ambito, da considerare inoltre Soccer Wiki, banca dati che chiunque può arricchire e modificare, perfino con la segnalazione di players ritenuti validi, FootballDatabase.eu e WhoScored.com. Per i campionati italiani e i principali d’Europa, pure l’italica Datasport può rappresentare una buona fonte di informazioni.
Il business dello scouting – L’affarismo calcistico attira milioni di italiani tanto che, in combinazione con la digitalizzazione di ogni nostra attività, si moltiplicano quotidianamente le proposte commerciali – non tutte certo affidabili in termini di competenza, professionalità ed esperienza – di servizi, corsi, strumenti, app, software (come LFScouting per l’organizzazione di scouting, match analysis, training) nell’ambito della ricerca di talenti e dell’analisi di calciatori e match.
Ancor prima di agenzie come Wyscout, si sono sviluppate piattaforme in cui ogni calciatore, di qualsiasi età e categoria, può inserire un video dimostrativo delle proprie capacità tecniche e fruibile, quasi sempre gratuitamente, dai ricercatori di talenti: un servizio forse un po’ limitato, considerato che sono gli stessi atleti a montare i video con le loro migliori performance e che per valutare adeguatamente un calciatore occorre osservarne, senza condizionamenti, tutti i movimenti in tutte le fasi di gioco nell’arco di una partita intera. L’antesignano Kicko.it non è più attivo, sostituito da piattaforme come Tirolibre, TalentPlayers, Play Video Football di Paolo Cannavaro e Giuseppe Vives, la spagnola MyBestPlay (veri e propri marketplace per l’incontro fra domanda e offerta di calciatori) o Goalscout.com, ennesima avventura imprenditoriale dell’ex vj di Mtv Andrea Pezzi.
Il sogno di diventare un osservatore calcistico – Un altro aspetto che emerge dalla nostra analisi è che, principalmente per merito dell’evoluzione tecnologica, il mondo professionistico del pallone si rivela sempre meno casta, aprendosi a chi non ha un curriculum calcistico significativo e-o a chi non ha discendenze calcistiche. Del resto, lo stesso Filippo Galli, Football Academy Director del Milan, ammette di lasciare aperta una porta a chiunque ambisca a intraprendere il mestiere di osservatore, perché anche chi non è un ex calciatore oppure è completamente fuori dal giro “qualora si dimostri davvero bravo può diventare un dipendente della società o ricevere dei compensi rapportati al valore del giocatore segnalato e tesserato”.
Incoraggianti in questo senso sono altresì le parole di Andrea Innocenti ai tempi dell’Empoli in veste di responsabile del settore giovanile: “Valutiamo sempre con attenzione le autocandidature. Le forme di retribuzione sono varie: ci sono osservatori contrattualizzati, a rimborso spese chilometrico e volontari. Di solito, viene garantito un premio per i giocatori debuttanti in prima squadra oppure per quelli ceduti con plusvalenza. Abbiamo un osservatore per regione, mentre per l’estero ci affidiamo a una fitta rete di conoscenze e ad alcuni osservatori per altrettanti paesi”.