Un ultimatum di 30 giorni, entro i quali Dazn dovrà “adottare ogni comportamento rispettoso dei diritti degli utenti adottando ogni accorgimento funzionale a prevenire i malfunzionamenti della propria piattaforma di origine del segnale televisivo trasmesso in live streaming e implementando al contempo un servizio di assistenza clienti efficace ed efficiente, che preveda la possibilità di un contatto diretto con una persona fisica”. Da qui a un mese quindi Dazn dovrà dovrà “comunicare le precauzioni adottate” facendo avere ad Agcom “una relazione dettagliata”. A stabilirlo è un procedimento d’urgenza notificato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni alla piattaforma di streaming, che a partire da quest’anno e fino al 2024 trasmetterà i match della Serie A di calcio attraverso la propria App, sette in esclusiva e tre in coesclusiva con Sky.
L’ordine adottato dal Consiglio Agcom nasce dalle segnalazioni pervenute da consumatori ed associazioni, che insieme ai dati raccolti dall’Autorità circa l’andamento delle trasmissioni “hanno evidenziato, nella fornitura del servizio – spiega Agcom in una nota – criticità tali da rendere necessario e non più procrastinabile un intervento urgente a tutela degli utenti di Dazn, essendo allo stato insufficienti le iniziative volontarie poste in essere dalla società”.
A stretto giro arriva la replica di Dazn, che è improntata alla disponibilità a collaborare: “Abbiamo avviato in queste settimane un confronto con le Istituzioni e il Regolatore per condividere quanto abbiamo messo in campo per migliorare il servizio e l’esperienza di visione degli eventi sportivi – recita lo statement – Siamo al lavoro e siamo a disposizione dell’Autorità per sederci attorno a un tavolo per trovare soluzioni ancora più efficaci, eque e condivise nel breve periodo”.
A motivare il procedimento d’urgenza, sottolinea l’authority, c’è il valore economico e sociale del calcio, a cui si aggiunge “il diritto degli abbonati di vedere garantita una esperienza di visione soddisfacente, priva di interruzioni e con adeguati standard di qualità – prosegue Agcom – considerando che Dazn ha in esclusiva (e co-esclusiva) la trasmissione delle partite di calcio di serie A”.
Oltre all’ultimatum, il consiglio dell’Authority nella seduta di ieri ha anche avviato il lavoro per definire i parametri di qualità dei servizi di trasmissione in live streaming delle partite di campionato di calcio per Dazn, insieme alle soglie e ai criteri quantificare e corrispondere gli indennizzi agli utenti per i disagi subiti.
Altro tema del momento, su cui sono sollevate diverse polemiche, è quello della rilevazione degli indici di ascolto della piattaforma di streaming, su cui Agcom annuncia di aver avviato un procedimento istruttorio per verificare “la congruità delle metodologie utilizzate da Dazn per la misurazione delle audience del campionato di calcio di Serie A” e “accertare l’attendibilità del dato prodotto”. “L’Autorità guarda con interesse e favore alle recenti iniziative adottate da Upa – conclude la nota dell’Authority – L’associazione, richiamando l’atto di indirizzo dell’Autorità, ha presentato le linee guida relative all’integrazione dei sistemi di misurazione delle audience e ha promosso un tavolo di confronto sulla rilevazione degli indici di ascolto sui mezzi di comunicazione di massa, con l’obiettivo di definire un percorso condiviso di cooperazione e integrazione di tali ricerche”.
“Grazie al grande lavoro svolto in Parlamento, con una risoluzione votata da tutta la maggioranza, l’Agcom interviene sui tanti, troppi disservizi di Dazn – sottolinea Mirella Liuzzi, deputata del Movimento 5 Stelle in commissione Trasporti e telecomunicazioni – L’Agcom ha accolto le numerose lamentele dei consumatori che, a fronte della sottoscrizione di un abbonamento, hanno potuto fino a oggi usufruire di servizi a dir poco scadenti. Agcom, oltre ad aver intimato a Dazn di rendere efficiente i servizi offerti – prosegue Liuzzi – ha aperto un’istruttoria per stabilire l’attendibilità dei dati d’ascolto, parametri fondamentali per poter acquisire i diritti tv del calcio. Auspichiamo, a questo punto – conclude Liuzzi – che Dazn si adegui entro i 30 giorni previsti dalla sentenza e consenta ai tantissimi abbonati di poter usufruire in maniera completa di un servizio che hanno regolarmente pagato”.
Il procedimento avviato da Agcom “è la conferma di quanto denunciamo da settimane e della necessità di un intervento per risolvere una situazione grave, inaccettabile e non più sostenibile – commenta Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, l’associazione per la tutela dei diritti dei consumatori che ha avviato una class action per il risarcimento degli utenti impattati dai dissertvizi della piattaforma – I tentativi di Dazn di minimizzare quanto accaduto finora vengono spazzati via dal provvedimento dell’Autorità, che ha recepito e dato voce alle nostre segnalazioni ed alle proteste dei consumatori. Ci auguriamo che a questo punto la piattaforma agisca di conseguenza, anche per quanto riguarda l’altro aspetto evidenziato da Agcom, ovvero l’implementazione del servizio di assistenza clienti prevedendo la possibilità di un contatto diretto con una persona fisica. Il tutto in attesa di conoscere l’esito delle verifiche dei dati di ascolto. Dal canto nostro – conclude Giacomelli – abbiamo deciso di interessare della vicenda anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. E naturalmente continueremo a vigilare ed a raccogliere le segnalazioni degli abbonati, portando avanti la class action che abbiamo avviato per il rimborso ed il risarcimento degli utenti danneggiati”.