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Calderini (Agid): “Smart cities al palo, ecco come ripartire”

L’ex consulente dell’ex ministro Profumo, ora responsabile smart cities per l’Agenzia: “Niente masterplan e risorse stanziate insufficienti: serve ricominciare dalla governance”

Pubblicato il 24 Lug 2013

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Negli ultimi sei mesi le smart cities si sono impantanate, a fronte del cambio di governo. Ma ora si può ricominciare. Ne parla Mario Calderini in un articolo uscito oggi su Agendadigitale.eu, sito del Corriere delle Comunicazioni. E’ stato lui a occuparsi di questi aspetti per l’ex ministro Profumo, nella cabina di regia per l’Agenda digitale. E ora assume il ruolo di responsabile smart cities presso l’Agenzia per l’Italia Digitale.

“Non c’è un masterplan di città intelligente, il Crescita 2.0 è ignorato, le risorse stanziate sono molte meno del necessario. Si riparta con la governance e con gli strumenti del procurement innovativo e precommerciale e della finanza di impatto sociale”, dice Calderini.

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