LA PROPOSTA

Canone Rai, 10 rate mensili sulla bolletta elettrica

A proporre l’emendamento alla legge di Stabilità le relatrici Magda Zanoni (Pd) e Federica Chiavaroli (Ap): “Stiamo verificando se con il surplus si possa ampliare la soglia di esenzione per i pensionati”

Pubblicato il 17 Nov 2015

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Se la poposta riceverà il via libera del Parlamento, il canone Rai non dovrà più essere corrisposto in un’unica soluzione, ma sarà “spalmato” sulla bolletta elettrica in 10 rate mensili. Lo prevede un emendamento alla legge di Stabilità, firmato dalle due relatrici, Magda Zanoni (Pd) e Federica Chiavaroli (Ap). La proposta di modifica dovrebbe arrivare alla votazione della commissione Bilancio del Senato già oggi, e prevede – se riceverà il via libera – che il pagamento del canone della Tv di Stato avvenga “in dieci rate mensili, addebitate sulle fatture emesse dall’impresa elettrica aventi scadenza del pagamento immediatamente successiva alla scadenza delle rate”. Le rate scadute al primo gennaio 2016, secondo la proposta contenuta nell’emendamento, saranno “cumulativamente” addebitate nella prima fattura successiva al primo luglio 2016.

“Stiamo lavorando – afferma Federica Chiavaroli (Ap) – per vedere se è possibile che il surplus che arriverà dal canone Rai anziché andare al fondo per il taglio delle tasse possa essere destinato ad aumentare la soglia di esenzione per i pensionati e alle tv locali”. A confermarlo anche il capogruppo Pd della commissione Bilancio Giorgio Santini, che ha prospettato la possibilità di allargare la platea degli anziani con basso reddito esentati dal pagamento del canone Rai, da finanziare attraverso l’extra gettito in arrivo dall’introduzione della nuova modalità di pagamento. Attualmente sono esentati dal pagamento del tributo gli over 75 con un reddito annuo non superiore a 6.714 euro, mentre si punta a estendere la platea ai soggetti che rientrano nella futura no tax area, e arrivare quindi fino a 8mila euro.

Quanto al ministero dell’Economia in un documento depositato in Senato per replicare ai rilievi del servizio bilancio di Palazzo Madama sulla legge si Stabilità, da cui emerge il dato che sette milioni di famiglie italiane non pagano il Canone Rai. “Ad oggi il canone Rai è versato da circa 16 milioni di contribuenti e le famiglie italiane, così come risulta dai dati Istat, ammontano a circa 23 milioni. Pertanto è più che prudenziale ritenere che la disposizione sia suscettibile di generare maggiori entrate – valuta il Mef – e che il gettito ritraibile dalla nuova forma di versamento possa essere almeno pari a quello che viene attualmente introitato come canone, tassa di concessione governativa e Iva”.

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