I moduli per ottenere il rimborso del canone Rai possono essere presentati all’Agenzia delle entrate a partire dal oggi. Se il canone è stato pagato ma non è dovuto, il titolare del contratto di fornitura di energia elettrica può chiederne il rimborso online o spedendo la richiesta per posta, compilando l’apposito modello approvato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 2 agosto 2016.
“Questo modello – spiega l’Agenzia delle entrate – deve essere utilizzato esclusivamente nel caso in cui il canone sia stato pagato indebitamente a seguito di addebito nella fattura per la fornitura di energia elettrica“. L’istanza può essere presentata online dal titolare dell’utenza elettrica, dai suoi eredi o dagli intermediari abilitati, utilizzando il form disponibile da oggi sul sito Internet dell’Agenzia delle entrate. Per posta, la richiesta può essere presentata tramite raccomandata all’ufficio di Torino 1 – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino.
Intanto, dopo le polemiche dei giorni scorsi, si prevede che i gestori elettrici mettano a disposizione dell’Agenzia delle entrate i dati sugli incassi Alla fine del mese, mentre sono già pubblici da giugno i dati sulle richieste di esenzione, 817mila secondo quanto annunciato dal direttore generale Rossella Orlandi durante un’audizione alla Camera.
Rispetto alla cifra di un miliardo e settecento milioni circa totalizzata dal canone negli ultimi anni, per il debutto della formula di pagamento nella bolletta elettrica le previsioni parlano di gettito aggiuntivo approssimabile intorno ai 500 milioni di euro. Per il momento gli italiani hanno già versato le prime otto rate, e con quelle di settembre e ottobre termineranno il pagamento per il 2016.
Secondo le cifre circolate finora il 60% del maggior gettito per il 2016 sarà destinato alla Rai, e il rimanente 40% andrà al fondo di riduzione fiscale per la tassa sulla prima casa. Dall’anno prossimo, poi, la quota del maggior gettito da destinare alla Rai si fermerà al 50%. Sempre dalla quota di incassi eccedente rispetto agli anni precedenti si attingeranno fino a cento milioni di euro per il periodo 2016-2018 da destinare all’editoria e alle Tv locali secondo la legge di settore appena approvato in Senato.
Per l’anno prossimo, inoltre, il Premier Matteo Renzi ha già annunciato di voler ulteriormente diminuire il canone. In parallelo, una parte del maggior gettito sarà utilizzata per allargare la platea degli esenti, con la soglia di esenzione che potrebbe passare – fermo restante il limite di età che prevede l’agevolazione limitata agli over 75 – da 6.500 a 8mila euro di reddito annuo.