TELEVISIONE

Canone Rai in bolletta, in arrivo i dati sull’incasso totale

Gestori elettrici al lavoro sulle informazioni da “girare” all’Agenzia delle Entrate. Il Governo studia l’esenzione per i terremotati

Pubblicato il 06 Set 2016

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Il Governo sta studiando le modalità per esentare dal pagamento del canone Rai le persone residenti nelle aree colpite dal terremoto che il 24 agosto ha colpito l’Italia centrale infliggendo i danni più gravi nell’area del reatino.

Intanto si prevede che i gestori elettrici mettano a disposizione dell’Agenzia delle entrate i dati sugli incassi nelle prossime settimane, con i primi consuntivi che potrebbero già essere resi pubblici entro la fine del mese, mentre sono già pubblici da giugno i dati sulle richieste di esenzione, 817mila secondo quanto annunciato dal direttore generale Rossella Orlandi durante un’audizione alla Camera.

Rispetto alla cifra di un miliardo e settecento milioni circa totalizzata dal canone negli ultimi anni, per il debutto della formula di pagamento nella bolletta elettrica le previsioni parlano di gettito aggiuntivo approssimabile intorno ai 500 milioni di euro. Per il momento gli italiani hanno già versato le prime otto rate, e con quelle di settembre e ottobre termineranno il pagamento per il 2016.

Secondo le cifre circolate finora il 60% del maggior gettito per il 2016 sarà destinato alla Rai, e il rimanente 40% andrà al fondo di riduzione fiscale per la tassa sulla prima casa. Dall’anno prossimo, poi, la quota del maggior gettito da destinare alla Rai si fermerà al 50%. Sempre dalla quota di incassi eccedente rispetto agli anni precedenti si attingeranno 50 milioni di euro da destinare alle Tv locali e altrettanti, secondo la legge di settore attualmente in discussione, si prevede di assegnarli all’editoria.

Per l’anno prossimo, inoltre, il Premier Matteo Renzi ha già annunciato di voler ulteriormente diminuire il canone. In parallelo, una parte del maggior gettito sarà utilizzata per allargare la platea degli esenti, con la soglia di esenzione che potrebbe passare – fermo restante il limite di età che prevede l’agevolazione limitata agli over 75 – da 6.500 a 8mila euro di reddito annuo.

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