LA MANOVRA

Canone Rai: multa da 500 euro per chi evade, maxi sanzioni anche per i gestori

Lo prevede la legge di stabilità: “La sanzione amministrativa è pari a cinque volte l’importo previsto”, si legge nel provvedimento. I fornitori di energia elettronica rischiano di pagare il triplo se non denunciano all’Agenzia delle Entrate gli evasori. L’importo per il 2016 è fissato a 100 euro

Pubblicato il 16 Ott 2015

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Multa di 500 euro per chi evaderà il canone Rai. E’ quanto si legge in una delle ultime bozze alla Legge di Stabilità. L’articolo 12 prevede che “la sanzione amministrativa è pari a cinque volte” l’importo del canone di abbonamento che per il 2016 è fissato in 100 euro.

Sanazioni anche per i gestori del servizio di fornitura dell’energia elettrica, che è tenuto ad informare con cadenza bimestrale l’Agenzia delle Entrate delle morosità e dei mancati pagamenti del canone Rai. In caso contrario sara’ punito con una sanzione pari al triplo dell’importo del canone. “In caso di morosità – si legge nella legge di stabilità – e inadempimento del pagamento del canone il gestore del servizio di fornitura di energia elettrica non opera come responsabile di imposta ed e al fine dell’attivazione delle procedure di recupero. Il mancato adempimento dell’obbligo di informativa a carico del gestore è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria pari al triplo dell’importo del canone indicato in fattura”.

“Il canone Rai era a 113 e ora va a 100. Se non lo pagavi, non ti va bene. Ma se lo pagavi, paghi meno. La curva del canone sarà discendente a 95 euro nel 2017, continuerà a scendere e si pagherà in bolletta”, ha annunciato ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha varato la legge di stabilità. L’annuncio è stato seguito da un tweet del premier, che ha scritto sul social network: “Lotta all’evasione: pagare meno, pagare tutti. Canone Rai a 100 euro”.

Il canone Rai era stato a un passo dall’essere “caricato” sulla bolletta elettrica già alla fine dello scroso anno, quando la misura era immediatamente finita sotto il fuoco incrociato delle critiche, e visti i tempi stretti si era deciso di metterla da parte per rimandarla a un momento migliore. Sull’argomento Renzi era tornato il 4 ottobre, annunciando che la misura sarà attiva dal prossimo anno, e lasciando intendere che il canone andrà a gravare sulla bolletta della luce. “C’è una tassa che non è una tassa, è il canone. In legge di stabilità – aveva detto durante il programma “In mezz’ora” intervistato da Lucia Annunziata – riduciamo il canone e contemporaneamente diciamo che lo devono pagare tutti. Oggi costa 113 euro, il prossimo anno costerà 100 euro – ha proseguito Renzi – Chi è onesto e paga, paga meno”.

L’obiettivo del governo è quello di azzerare l’evasione, che supera la percentuale del 30% dei telespettatori e che quest’anno potrebbe arrivare a sfondare quota 600 milioni di euro. Secondo le proiezioni preparate l’anno scorso, perché la nuova misura possa garantire le stesse entrate che si sono registrate negli ultimi anni, ma allargando la platea dei contribuenti, l’importo del canone potrebbe in teoria arrivare a essere abbassato fino a costare ai contribuenti tra i 60 e gli 80 euro.

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