Il ministro per lo Sviluppo Carlo Calenda ha firmato il decreto ministeriale sul nuovo canone Rai inserito nella bolletta elettrica, che per diventare legge a questo punto attende soltanto i tempi tecnici per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Intanto scade oggi il temine per presentare all’Agenzia delle entrate la domanda di esenzione dal pagamento del canone. E i numeri telefonici dedicati alle informazioni, secondo quanto denunciano le associazioni dei consumatori, l’848 800 444 dell’Agenzia delle entrate e l’800 93 83 62 della Rai sono da stamattina congestionati, con le risposte automatiche invitano gli utenti a richiamare.
La “Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato” si può scaricare dal sito www.canone.rai.it, e deve essere presentata dai titolari del contratto di fornitura di energia elettrica, via posta o via e-mail, allo sportello abbonamenti Tv dell’ufficio di Torino dell’Agenza delle entrate. Il modulo va spedito con un “plico raccomandato senza busta”. Cosi’ ha stabilito, nelle sue istruzioni, la stessa Agenzia delle Entrate. Per creare questo plico, il contribuente deve stampare il modulo di esenzione e piegarlo in tre parti, come se dovesse inserirlo in una busta stretta e lunga. La piega lascerà il testo stampato all’interno (non visibile) e la parte bianca all’esterno, su cui scrivere il mittente e il destinatario (l’Agenzia delle Entrate). Il modulo va inviato cosi’ com’è, dopo la “messa in piega”, senza infilarlo in busta.
Due le fattispecie previste dal modello per l’esenzione: la prima è il non possesso dell’apparecchio Tv, per nessuno dei membri della famiglia anagrafica, in nessuna delle abitazioni in cui il dichiarante è titolare di un’utenza elettrica. La seconda è per la circostanza in cui il canone non sia dovuto in quanto già addebitato sull’utenza elettrica di una altro componente della stessa famiglia anagrafica.
Il decreto che fissa le modalità di pagamento del “nuovo canone Rai”, con l’addebito sulla bolletta elettrica che scatterà da luglio 2016 per un importo sceso a 100 euro, ha ricevuto il via libera dal Consiglio di Stato, dopo un’iniziale richiesta di chiarimenti e alcune modifiche accolte da Mise, nelle scorse settimane. Ma da allora non sono mancate polemiche, con l’Unione nazionale dei consumatori che da ultima ha chiesto nei giorni scorsi di posticipare il termine per le autocertificazioni prefigurando, in caso contrario, una violazione dello “statuto del contribuente”.
Dovranno pagare il canone i possessori di un apparecchio tv o di un’utenza elettrica nel luogo di residenza anagrafica, caso in cui si “presumerà” il possesso del televisore (a meno di presentazione dell’autocertificazione di non possesso). Il canone sarà suddiviso in 10 rate, che arriveranno due per volta nel caso delle bollette bimestrali. Per il primo anno di entrata in vigore delle nuove regole le prime sette rate saranno addebitate tutte insieme nel mese di luglio. Chi paga le bollette con accredito sul conto corrente bancario corrisponderà con lo stesso sistema anche il canone.
Esenti da canone gli over 75 con un reddito annuo, proprio e del coniuge, che non superi i 6.713,98 euro, chi guarda la Tv in streaming attraverso un Pc o da mobile, chi possiede esclusivamente apparecchi radiofonici, o chi ha una seconda casa con una seconda utenza elettrica.
Dovrà pagare, invece, chi possiede una Tv, anche se la utilizzasse esclusivamente come monitor per il computer o soltanto per guardare Dvd. Pagheranno gli abbonati a servizi pay per view via satellite, anche se non guardano i canali della Tv di Stato, chi risiede all’estero ma ha una casa in Italia dove c’è un televisore, e i locali e gli esercizi pubblici, che però pagheranno un canone speciale non inserito nella bolletta elettrica.
Chi infine non riuscisse a inviare il modulo per l’esenzione entro il 16 maggio potrà chiedere l’esonero per un semestre, nello specifico per la seconda parte del 2016, presentando la dichiarazione entro il 30 giugno.