“È giunto il momento di aiutare questo Paese a uscire dalla crisi: con le start up si può fare”: lo ha detto ieri Luigi Capello – fondatore di Luiss EnLabs, joint venture nata lo scorso 4 aprile da Enlabs, incubatore e acceleratore di start up, e dall’Università Luiss Guido Carli.
Parole pronunicate in occasione del primo “Investor Day” della “fabbrica per imprese innovative” con sede a stazione Termini a Roma, dove hanno “sfilato” sette neonate aziende alla ricerca di finanziamenti per il loro business.
Capello, che è stato allievo Luiss e ora ne è docente, può vantare un percorso consolidato nel mondo degli investimenti e nell’imprenditoria. Dopo aver fondato LVenture Srl, holding di partecipazioni nel settore del venture capital con base Roma e San Francisco, a fine 2010 ha lanciato EnLabs, sul modello de laboratori per start up quelli esistenti in Silicon Valley. Poi, meno di 3 mesi fa, il “matrimonio” tra le due realtà: EnLabs e Luiss, da cui appunto è nato LuissEnlabs, fucina di nuove risorse imprenditoriali per il Paese.
“Negli ultimi due anni – spiega Capello – EnLabs ha contribuito al decollo di almeno 18 start up, sulle quali sono stati investiti poco meno di 2 milioni di euro, e portato alla creazione di oltre 150 posti di lavoro. Investiamo insieme a business angels, investitori singoli o anche fondi come Filas, la Finanziaria della Regione Lazio per lo sviluppo”. Le potenzialità di questo settore, a suo dire, sono notevoli: basti pensare che “negli Usa le startup hanno creato 30 milioni di occupati negli ultimi 10 anni”.
E le risorse finanziarie? Stanno arrivando, sostiene Capello. “Per quanto ci riguarda – dice – abbiamo creato un sistema ‘chiuso’: una nostra società quotata in borsa, LVenture Group Spa, investe nelle startup e finanzia direttamente l’acceleratore Luiss Enlabs. LVenture Group, primo fondo di Venture Capital quotato alla borsa valori di Milano, ha recentemente chiuso un importante aumento di capitale che è stato sottoscritto in buona parte dal mercato”.
Tuttavia, ha ribadito, “le difficoltà non mancano e il terreno è impervio. Infatti, se l’investimento in una startup può essere una grande opportunità (le startup vendono i propri prodotti in tutto il mondo con estrema facilità) d’altra parte le nostre società sono soggette oggi in Italia a una lunga serie di regole fuori dal tempo. Dalla difficoltà per la costituzione di una società alle dichiarazioni fiscali, alla dimostrazione, se le perdite perdurano per oltre 3 esercizi, di non essere una società di comodo, all’assunzione ed al licenziamento del personale non c’è nulla che aiuti l’imprenditore a fare il suo lavoro, mentre viene facilitata la fuga dei migliori imprenditori all’estero”.
Luci ed ombre anche nelle parole del vice direttore generale della Luiss, Gianni Lo Storto. “Per quanto riguarda le start up siamo molto indietro rispetto all’Europa; per esempio in Francia è stato dato forte impulso alla crescita delle start-up attraverso iniziative legislative ad hoc. Ma noi siamo pieni di entusiasmo e dobbiamo pensare a fare bene il nostro lavoro”.
Sette le start-up che hanno sfilato nell’ideale passerella “made in Luiss”. Si va dalla pluripremiata “Atooma” – che rivoluziona l’interazione tra l’utente, il proprio smartphone e le app più utilizzate – a “CoContest”, la prima piattaforma al mondo di crowdsourcing dedicata al mercato dell’interior design. Da “GamePix” che punta a realizzare un social game network, GamePixWorld, ambientato sulle mappe del mondo a “Le Cicogne” per conciliare offerta e domanda di babysitter. Da “Maison Academia”, piattaforma di crowdsourcing che permette a stilisti emergenti provenienti da tutto il mondo di realizzare le proprie collezioni, a “Risparmio Super”, per confrontare i prezzi dei supermercati e “Pubster”, l’applicazione “che ti offre da bere quando esci la sera”.
Tutti “figli” di questo spazio di 1.500 metri quadrati, messo a disposizione dalle Ferrovie dello Stato e dotato di 120 postazioni di lavoro, che è aperto non solo a studenti Luiss ma anche a quelli di tutte le università italiane, in particolare dalle facoltà di medicina, ingegneria, fisica, matematica, informatica e biologia.