L'OPERAZIONE

Capgemini resiste al pressing di Elliott: nessun aumento dell’offerta per Altran

La società francese di consulenza mantiene i 14 euro per azione fissati per comprare l’azienda di cui il fondo detiene il 10%. Il ceo Hermelin: “Puntiamo a raccogliere oltre il 50% del capitale”

Pubblicato il 26 Nov 2019

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Capgemini risponde e dice di voler mantenere la sua offerta pari a 3,6 miliardi di euro per il suo concorrente francese Altran, nonostante le pressioni esercitate nei mesi scorsi dal fondo-attivista Elliott, che dallo scorso anno è entrato nel capitale di Altran con una quota adesso pari al 10%.

Paul Hermelin, Ceo di Capgemini, sostiene infatti di ritenere che la sua azienda, specializzata in servizi di consulenza e gestione IT, sia in grado di attrarre almeno il 50,1% degli azionisti con l’offerta di 14 euro per azione che comunque, ha detto il manager, non verrà ritoccata verso l’alto. «L’offerta – ha detto Hermelin – non cambierà», aggiungendo anche di ritenere che questa sia una valutazione equa, soprattutto dopo aver avuto accesso ai libri contabili di Altran: «Abbiamo visto cose che ci sono piaciute e altre che ci sono piaciute meno», ha detto il manager.
La strategia di Capgemini che ha portato a questa offerta di acquisizione è legata all’idea di contenere le spese e di aggiungere nuovi servizi al suo portafoglio di prodotti verticali che vanno dal settore delle telecomunicazioni all’aerospaziale. Capgemini aveva proposto agli azionisti di pagarli il 22% in più rispetto al prezzo della quotazione del titolo Altran nel giorno dell’offerta stessa.

Tuttavia, Hermelin ha spiegato che ha come obiettivo una soglia del 50% delle azioni più una, altrimenti lascerà sfumare l’offerta e cercherà altri possibili candidati a una acquisizione: «Se non riusciremo a convincere gli azionisti allora ce ne andremo e faremo qualcosa d’altro. Abbiamo tantissime idee. Il settore digitale è pieno di opportunità».

Nei giorni scorso il fondo Elliott, azionista di minoranza di Altran, ha reso noto che considera il valore dell’offerta proposta da Capgemini troppo basso. Assieme a questa richiesta però ci sono anche altri problemi legati ad alcuni esposti presentati a Parigi dagli azionisti di minoranza di Altran (incluso Elliott) circa possibili irregolarità. Il 4 dicembre una corte parigina deciderà se accogliere i rilievi presentati ed eventualmente sospendere l’offerta di Capgemini per un periodo fino a cinque mesi, per poter effettuare una analisi più ampia del caso.

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