Cardani: “Italia in ritardo su sviluppo tecnologia digitale”

Secondo il presidente dell’Agcom, ci sarebbe molto potenziale e un’accelerazione in questo campo porterebbe anche “al recupero dell’attività economica”

Pubblicato il 19 Giu 2015

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L’Europa e ”soprattutto l’Italia” scontano ”in maniera spaventosa un ritardo rispetto agli Stati Uniti e al Sud Est Asiatico”. Lo sostiene è Angelo Marcello Cardani, presidente dell’Agcom, parlando delle tecnologie digitali a Napoli per un convegno su ”Comunicazioni elettroniche e piattaforme convergenti”. Cardani spiega che questo ritardo ”e’ in maniera spaventosa nella ricerca, ma anche nell’applicazione delle tecnologie digitali che, invece, in questo essere follower ci dà il vantaggio di vedere cosa hanno fatto gli altri”.

I Paesi che stanno più avanti ”hanno creato enormi possibilità di crescita e sviluppo. Quindi in un Paese come il nostro, dove c’è manodopera intellettuale che si sposa facilmente con tecnologie nuove – afferma – per la crescita soprattutto in un momento in cui l’intera crescita del Paese soffre ancora della recessione, sfruttare le tecnologie digitali può dare una accelerazione al recupero dell’attività economica”.

Dalla digitalizzazione della comunicazione deriva ” un grande potenziale delle tecnologie produttive e dell’ottimizzazione dei processi. La manodopera può essere sicuramente riaddestrata – ha detto Cardani – l’Italia ha il vantaggio di avere una scolarità relativamente alta e quindi questa riconversione della forza lavoro dovrebbe essere possibile”.

” Queste però sono più preoccupazione di un primo ministro – ha concluso il Presidente dell’Agcom – che deve da un lato preoccuparsi della crescita dall’ altro dell’occupazione – afferma – io occupandomi di comunicazione non posso che rilevare il grande potenziale della digitalizzazione sulla comunicazione”.

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