Il gruppo CartaSì entra nel mercato dei pagamenti via Internet
destinati agli scambi commerciali tra privati con un “obiettivo
ambizioso”, come si legge su Economy: “vuole diventare il
concorrente italiano di PayPal, la società statunitense leader
mondiale nel settore delle transazioni online”. Per questo
CartaSì, principale emittente di carte di credito nel nostro Paese
con oltre 7 milioni di clienti, ha messo a punto il servizio Sipay,
che sarà operativo prima di Natale, dopo che Banca d’Italia
avrà effettuato le opportune verifiche al sistema.
Si tratta, spiega Economy, di una rete di pagamento aperta a tutti,
anche a chi non è titolare di una credit card emessa da CartaSì.
Il servizio sarà inizialmente riservato alle transazioni tra i
consumatori privati e solo successivamente sarà esteso anche ai
negozi virtuali che vendono prodotti o servizi sul web, i quali
potranno inserire Sipay tra gli strumenti di pagamento disponibili
sul loro sito.
“Lanciare il guanto di sfida a PayPal non è facile”, nota
Economy, “perché il gruppo statunitense gode di una posizione di
leadership assoluta in Italia, con oltre 3 milioni di clienti,
circa il 25% di tutti i consumatori che effettuano acquisti
online”.
Ma CartaSì ha capito come aggredire il mercato: a suon di tariffe
scontate. Secondo quanto risulta alla rivista economica, i
pagamenti attraverso Sipay saranno soggetti a una commissione che
si avvicina all’1%, mentre i costi applicati da PayPal variano
per adesso tra l’1,8 e il 3,4% a seconda del valore della
transazione (più un importo fisso di 35 centesimi).
Ma l’obiettivo di Sipay non è solo rosicchiare quote alla
concorrenza. CartaSì vuole intercettare le crescenti quote di
consumatori che si stanno avvicinando agli acquisti via Internet:
l’e-commerce sta vivendo un trend di crescita di lungo periodo e
in Italia lo scorso anno ha raggiunto un valore complessivo di 6
miliardi di euro.