INNOVAZIONE

Case delle tecnologie emergenti, ecco la prima mappa dei progetti

Le iniziative svelate a Bologna in occasione dell’avvio dell’Innovation Roadshow promosso dal Mimit con Invitalia. Riflettori sul digitale per cultura e turismo, smart city, mobilità intelligente e made in Italy

Pubblicato il 15 Mar 2024

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Entrano nel vivo le attività delle Case delle Tecnologie. La prima tappa dell’edizione 2024 dell’Innovation Roadshow promossa dal Ministero delle imprese e del Made in Italy, con Invitalia e la Casa delle Tecnologie Emergenti del Comune di Bologna, con il supporto organizzativo di Search On Media Group, è stata l’occasione per accendere i riflettori sui progetti avviati.

Dalla riproduzione in 3D della maschera funeraria di Vanvitelli ai giubbotti dotati di sensori di rilevamento dell’inquinamento atmosferico, passando per un robot programmato nell’ambito della logistica di ultimo miglio, la riproduzione di una visita guidata di una chiesa di Matera ricostruita con fotogrammetria e una demo sulla rilevazione di danni in strutture tramite sensori. Ecco le iniziative.

Cte Matera – CteMt

Il settore di applicazione delle tecnologie emergenti è la filiera delle industrie culturali e creative, gestione del patrimonio culturale e ambientale, servizi per la sostenibilità, turismo sostenibile. Grazie alle tecnologie è stata realizzata una visita guidata di una chiesa di Matera ricostruita con fotogrammetria ed un serious game per il training sulla misurazione della portata corsi d’acqua.

Cte Taranto – Calliope

Insieme al partner Befreest, startup innovativa che produce sistemi intelligenti per monitorare la qualità dell’aria, il centro tarantino ha sviluppato un giubbotto dotato di sensori di rilevamento dell’inquinamento atmosferico che nell’ambito del Progetto sono stati forniti alla polizia locale di Taranto.  La startup innovativa Mathclick, specializzata nell’integrazione tra Artificial Intelligence e remote sensing, ha invece realizzato sensori per il telerilevamento. Device di monitoraggio ambientale basati sul 5G sono invece i risultati delle ricerche di Itemoxygen, azienda specializzata nello sviluppo di dispositivi per la misura continua di parametri clinici e fisici. Il centro di competenza Artes 4.0 insieme all’istituto Sant’Anna ha realizzato uno dei nidi artificiali (smart device IoT) realizzati per il Progetto. L’obiettivo è il monitoraggio di specie avicole, in particolare rapaci, per rilevare dati relativi ad inquinanti, dietra e riproduzione delle specie target, utilizzabili per la stima dello stato di salute faunistico-ambientale del territorio.

Cte Napoli -Infiniti Mondi

La Casa di Napoli è specializzata nel settore dell’industria culturale e creativa. Il partner CeRict ha riprodotto con stampante 3D,in scala 1:10, la porta di Bronzo del Duomo di Benevento e la maschera funeraria di Vanvitelli, ed uno scanner 3D portatile tipicamente utilizzato per digitalizzare in 3D le opere d’arte.

Insieme al partner Meditech 4.0, centro di competenza ad alta specializzazione, e con l’ausilio di alcuni visori, a Bologna si è potuto osservare una simulazione 3D con i dispositivi zSpace – il metaverso dei laboratori della Cte di Napoli – un’esperienza di remote assistance applicata al restauro con dispositivi wearable XR.

Cte – Opificio Digitale per la cultura

Il settore di applicazione delle tecnologie emergenti è quello della conservazione e fruibilità del patrimonio culturale. La Cte di Genova di Genova ha illustaro una smartbox per la movimentazione delle opere d’arte tramite sistemi robotici e le contestuali analisi tramite computer vision al fine di monitorarne le condizioni nel tempo e archiviazione su blockchain per garantirne la tracciabilità e la solidità e una replica 3D di una scultura sensorizzata per ipovedenti.

Cte L’Aquila

Il focus abruzzese è sulla sicurezza delle infrastrutture, dell’ambiente e delle città e la Cte ha realizzato demo sulla rilevazione di danni in strutture tramite sensori, insieme a Nindo, spin-off dell’Università dell’Aquila che realizza algoritmi AI per predizioni legate a danni e all’efficientamento energetico.

Cte Cagliari

Mobilità sostenibile e turismo, gestione intelligente dell’energia sono i comparti di specializzazione del centro sardo. Insieme al partner Abinsula sono state sviluppate tecnologie wi-fi per il conteggio di persone in un determinato ambiente, senza che sia necessaria la connessione, utile alla predizione del traffico.

Cte Pesaro

A Pesaro si sviluppano e testo tecnologie e piattaforme la valorizzazione del patrimonio culturale e del turismo, come quelle che rendono possibile un’esperienza immersiva con visori per visitare il Teatro Rossini.

Cte Torino

Riflettori su mobilità innovativa e smart road. Insieme a Fondazione Links, Cte Torino ha realizzato il progetto “Palazzo Madama in Metaverso” nonché un sistema di esempio di roadside unit con cui i veicoli a guida autonoma sono in grado di dialogare con la carreggiata. Insieme a questi esempi anche un robot implementato da Lifetouch, nell’ambito della logistica di ultimo miglio e un avatar che comunica in Lis sviluppato dall’azienda Questit.

Cte Bologna

Industria 4.0, servizi urbani innovativi e industrie creative e culturali è il core delle attività bolognesi. Il Comune di Ravenna mediante l’ausilio di alcuni visori ha sviluppato nell’ambito dei sistemi di sicurezza urbana integrati in ambienti immersivi mentre l’Università di Bologna ha sviluppato tecnologie e sistemi per visitare luoghi d’interesse della città. Bi-Rex ha realizzato un robot programmato per la rilevazione e prevenzione di ostacoli.

Cte Roma

Il settore di applicazione della Capitale è Smart mobility e turismo e sta sviluppando servizi da hoc per le imprese

Cte Prato

Prato innova la tradizione del tessile applicando al settore tecnologie d’avanguardia.

Cte Campobasso

Campobasso accende i riflettori su smart city e qualità della vita e sta sviluppando progetti ad hoc.

Cte Bari

Guida autonoma e semi-autonoma, droni e veicoli di nuova generazione impiegabili in ambito urbano è il core delle attività della Casa pugliese.

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