In Parlamento è tensione sul cashback. Nel mese in cui il governo è chiamato a varare il nuovo decreto sostegni e il Recovery Plan, scoppia il “casus belli” scatenato dalla mozione presentata da Fdi in Senato per la sospensione di una delle misure più care all’ex premier Giuseppe Conte. Mozione che viene bocciata ma che, di fatto, spacca la maggioranza: Pd, M5S e Leu votano contro laddove Forza Italia, Lega e Iv si astengono. La misura, in ogni caso, è destinata ad essere rivisitata visto che in un ordine del giorno la maggioranza chiede che il governo applichi dei correttivi, in particolare in chiave anti-furbetti.
“Il cashback è stato accolto positivamente da quasi il 70% degli italiani, ora bisogna introdurre misure migliorative per renderlo più efficace” , spiega in Aula il senatore Pd Antonio Misiani. L’obiettivo è duplice. Da un lato il rafforzamento del monitoraggio per evitare pagamenti fittizi che permettano di scalare la classifica per ottenere rimborsi più alti. Dall’altro, evitare “rimborsi troppo generosi” per chi ha un alto reddito.
La misura, che prevede il rimborso per gli acquisti effettuati attraverso bancomat e carte di credito presso gli esercenti fisici, escludendo quindi le spese effettuate online (a questo link la Guida di CorCom), è valida fino al giugno 2022 ed era stata inserita da Conte anche nel Recovery Plan, dal quale, tuttavia, potrebbe essere espunta per dirottare altrove i fondi europei assegnati al cashback.
Misura incentivante o solo costosa? Posizioni opposte
Di taglio della misura, tuttavia, il M5S non vuol neanche sentirne parlare. “Ventitré sono i miliardi che si stimano in termini di maggiori consumi nel biennio, sulla base dei numeri prodotti da quando esiste il cashback. Nove, invece, i miliardi di maggiore gettito da oggi al 2025. Il cashback va visto come formula innovativa di incentivazione”, sottolinea il viceministro al Mef Laura Castelli.
Eppure, Lega, Fi e Iv annunciano battaglia. “Ci sono più costi che benefici, è giusto fare un tagliando”, spiega la capogruppo azzurra al Senato Anna Maria Bernini. “Draghi saprà farsi valere rispettando le indicazioni dell’Europa, proponendo misure di contrasto all’evasione fiscale che siano più serie”, attacca l’omologo della Lega Massimiliano Romeo.
Alla fine la mozione di Fdi viene respinta con 114 voti contrari, 20 favorevoli e 89 astenuti mentre la mozione di maggioranza incassa 190 sì. E la leader di Fdi Giorgia Meloni attacca: “In piena pandemia l’Italia butterà 5 miliardi, invece di destinare quelle risorse per salvare aziende in crisi e posti di lavoro a rischio: ne risponderanno agli italiani”.
Ciriani (Fdi): “Scandaloso non destinare i fondi ai lavoratori in difficoltà”
“E’ scandaloso che la maggioranza Draghi abbia bocciato la proposta di Fratelli d’Italia di destinare i 5 miliardi del Cashback, delle lotterie e della ridicola riffa degli scontrini alle imprese e ai lavoratori italiani, sempre più in difficoltà e ormai sul lastrico a causa della crisi e dei mancati ristori. Un’occasione persa con la quale si sarebbe potuto dare prova, finalmente, di attenzione e rispetto verso i milioni di italiani in difficoltà. Non basta, infatti, parlare di ristori ed aperture, ma servono aiuti veri“. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Luca Ciriani, commentando il voto del Senato.
M5S: “Una misura che si autofinanzia, ma va migliorata sul piano ‘furbetti'”
“A chi afferma che con il programma Cashback l’Italia butterà via 5 miliardi di euro per la lotta al contante, rispondiamo con i dati del rapporto del Forum Ambrosetti, citati anche dal Sole 24 ore: la misura si ripaga da sola grazie all’impatto deciso sui consumi che raggiungeranno i 14 miliardi entro fine 2022. Consumi che, facendo emergere l’economia sommersa, garantiranno allo Stato 2,5 miliardi di nuove entrate senza introdurre nessuna nuova tassa. In questi anni la politica si è riempita la bocca di lotta all’evasione fiscale: oggi con la diffusione della moneta elettronica ridurremo la cifra di 100 miliardi che ogni anno lo Stato perde a causa di chi evade il fisco. Nel primo trimestre 2021 sono state fatte 255 milioni di transazioni con 9,5 miliardi di transato: aumentano gli utenti attivi, gli strumenti di pagamento e i dati ufficiali smentiscono anche la narrazione sui ‘furbetti’, solo lo 0,24% degli utenti attivi, un nodo che a breve sarà risolto. Puntiamo a migliorare un programma che sta avendo grande successo in Italia“. Lo dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Finanze.
Cgil: “Si prosegua: strumento utile alla lotta all’evasione”
“E’ positivo che non sia stata messa in dubbio la prosecuzione del programma Cashback. Esso è, infatti, un importante complemento nella lotta all’evasione fiscale perché spinge verso una modifica virtuosa dei comportamenti dei consumatori ma, ancor più, per ‘la spinta verso la dotazione di sistemi innovativi e connessi di pagamento e di registrazione delle transazioni per le attività al minuto’”. E’ il commento della vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi.“Tra l’altro il Cashback – aggiunge la dirigente sindacale – fornisce un vantaggio all’acquisto nel negozio fisico piuttosto che presso i giganti dell’e-commerce. Ciò non toglie che il programma possa essere migliorato per evitare comportamenti opportunistici e reso più progressivo e più incentivante per i piccoli acquisti che ancora vengono effettuati in contanti”.