Digitale e smart working per rivitalizzare i piccoli Comuni. E’ la strada che la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, indica alla platea di 4mila sindaci riunita a Roma da Poste Italiane. In questo modo, secondo la ministra, si potrà favorire il ripopolamento” dei piccoli comuni e creare decine di migliaia di posti di lavoro”.
Una “visione spettacolare” ha detto dal palco dell’immensa platea di fasce tricolore. Iniziativa, ha rilevato il ministro, che “mette al centro il territorio, i piccoli comuni che rappresentano l’ossatura del nostro Paese. Siamo l’Italia dei Borghi e su questa caratteristica dobbiamo investire”.
Sul ruolo delle tecnologia come driver di sviluppo ha posto l’accento anche il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia che ricorda: il 2020 sarà l’anno dell’e-commerce. Questo “significa mettere nel contratto di servizio universale” di Poste Italiane “il click che porta il pacco a casa”.
“Viviamo nel tempo del e-commerce spinto – ha ricordato Boccia – Poste Italiane ha interpretato correttamente ed intelligentemente una trasformazione che porta i pacchi ad arrivare ovunque, e diventa fondamentale soprattutto nei piccoli comuni e nei comuni più lontani. Senza essere costretti a consegnarsi alle multinazionali”.
“Se riusciamo a creare questo meccanismo, senza che si preoccupino i giganti del web e la concorrenza, avanti Poste perché è come entrare nelle vene di ogni piccola comunità”, ha concluso.
Il Piano Deliver 2022 di Poste Italiane
Investimenti per 2,8 miliardi di euro tra il 2018 e il 2022 a sostegno della digitalizzazione, dell’automazione e della riorganizzazione del modello di servizio. E 10.000 nuove assunzioni. Poste Italiane spinge l’acceleratore sull’innovazione nel Deliver 2022, il piano strategico quinquennale. L’Information Techology è la componente più rilevante degli investimenti in considerazione della trasformazione digitale. E un incremento degli investimenti per l’automazione in particolare della gestione della corrispondenza e della consegna pacchi sarà la chiave per aumentare l’efficienza e consentire l’attuazione del nuovo modello di recapito congiunto.
Per accelerare la realizzazione del piano Poste ha ottenuto dalla Bei un finanziamento di quattrocento milioni di euro.
Il prestito è destinato alla realizzazione di 80 progetti in una pluralità di settori, con iniziative che comprendono:
- l’installazione di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza energetica in 661 edifici postali e l’adeguamento degli edifici ai più avanzati standard di efficienza energetica, con l’obiettivo di ridurre l’emissione di anidride carbonica;
- la modernizzazione ed automatizzazione delle operazioni logistiche ovvero il miglioramento dei processi di automatizzazione nello smistamento pacchi, dai 500.000 colli giornalieri del 2018 ai 900.000 nel 2022;
- l’ammodernamento delle dotazioni infrastrutturali e strumentali degli uffici postali situati nelle “regioni coesione” (Sud Italia);
- la trasformazione digitale con lo scopo di semplificare ed ottimizzare la customer experience.