L'APPROFONDIMENTO

Catasto e immobiliare: ecco come informatizzare il patrimonio

La valorizzazione dei dati nella gestione del territorio: Agenzia delle Entrate e Politecnico di Torino accendono i riflettori sul ruolo della qualità delle informazioni, delle infrastrutture informatiche e dell’interoperabilità per affrontare i cambiamenti strutturali in atto. Fra gli use case quelli del Comune di Venaria, della Conservatoria di Roma e il progetto Ubiqua

Pubblicato il 29 Dic 2022

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I dati al centro di una efficace gestione del territorio. L’Agenzia delle Entrate e Politecnico di Torino accendono i riflettori sul ruolo della qualità delle informazioni, delle infrastrutture informatiche e dell’interoperabilità per affrontare i cambiamenti strutturali in atto.

La valorizzazione del dato

Il lavoro, contenuto nell’edizione 2022 della rivista online “Territorio Italia”, pone l’attenzione sull’importanza della qualità dei dati e delle infrastrutture informatiche. In particolare, viene sottolineata l’opportunità per tutti i settori della pubblica amministrazione, operanti nel governo del territorio a livello nazionale e locale, di utilizzare banche dati accessibili e interoperabili.

“Già nel numero di Territorio Italia dello scorso anno erano stati presentati gli avanzamenti introdotti con l’Anagrafe immobiliare integrata, la quale, grazie al recupero della qualità dei dati, alla loro integrazione e all’interscambio, ha migliorato in modo sensibile la fruizione dei dati da parte di tutti i soggetti interessati – spiega Rocco Curto del Politecnico di Torino – In questo numero si ha l’ulteriore conferma del ruolo significativo che potranno svolgere i DB catastali tra cui l’Anagrafe immobiliare integrata, che si presta a diventare in futuro il ‘cuore’ dei Land Information System (Lis) degli enti che operano ai diversi livelli istituzionali nel governo e nella gestione del territorio alle diverse scale”.

A cosa servono i Lis

I Lis in molti paesi europei contribuiscono nel garantire l’efficienza della pubblica amministrazione, sino a supportare e a mirare le politiche multisettoriali geograficamente e territorialmente. “L’integrazione dell’anagrafe immobiliare con i DB di altre amministrazioni o open source può essere utile, da una parte, per prendere atto dei cambiamenti radicali prodotti dalle trasformazioni strutturali in atto e, dall’altra, per favorire le azioni e le politiche intersettoriali, con l’obiettivo di amplificare i
benefici di diversa natura, comprese le ricadute in termini di rigenerazione urbana e di riqualificazione territoriale – prosegue Curcio – I cambiamenti strutturali determinati dalla globalizzazione e la grave crisi prodotta dalla guerra in Ucraina e dall’aumento del costo delle materie prime energetiche richiedono, infatti, azioni e interventi
sempre più mirati, di natura sociale oltre che economica, e implicano una maggiore efficienza nell’uso delle risorse pubbliche, tra cui vanno considerati i fondi del Pnrr destinati al nostro Paese”.

La ricchezza dei dati contenuti nell’Anagrafe immobiliare  e la loro integrazione con altre banche dati può, ad esempio, supportare le politiche rivolte alla rigenerazione territoriale come pure gli interventi rivolti alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente in piena coerenza con gli obiettivi europei dell’Agenda 2030.

Gli use case

Il Comune di Venaria Reale.  Venaria Reale, un comune di media entità in provincia di Torino, è caratterizzato dalla presenza della Reggia che rientra tra i siti Unesco inseriti all’interno del circuito delle Residenze Reali. Il caso assume una rilevanza particolare sia perché considera il partenariato pubblico-privato sia perché riguarda la valorizzazione del patrimonio residenziale e la rigenerazione urbana, considerati come un volano di sviluppo che integra l’economia oggi dipendente dal turismo. I DB utilizzati sono coerenti con la forma del partenariato e con la candidatura al Programma Innovativo Nazionale sulla Qualità dell’Abitare (PINQuA), finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con 2,8 miliardi.

Il progetto Ubiqua. L’iniziativa si propone di creare le condizioni per il miglioramento della qualità dell’abitare e ridurre il disagio abitativo attraverso un progetto fortemente integrato tra azioni materiali (recupero e riuso del
patrimonio edilizio residenziale pubblico esistente, spazi pubblici, spazi comuni e connettivo) e immateriali (processi partecipativi, nuove forme di gestione o co-gestione, sensibilizzazione alla cura del bene comune, ecc.): un programma complesso di rigenerazione urbana che possa rappresentare un modello d’intervento diffuso e radicato negli ambiti territoriali di riferimento.

L’archivio della Conservatoria di Roma. Il dato è cruciale anche per la valorizzazione degli archivi storici delle Conservatorie dei registri immobiliari, come elemento di studio e testimonianza, all’interno di una cornice storica e giuridica ben definita, nel contesto evolutivo della gestione dei documenti cartacei e dei servizi connessi.

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