Negli ultimi anni il mercato dei pagamenti sta vivendo una fase di grande fermento e dinamismo, con l’affermarsi di nuovi paradigmi basati sulla condivisione dei dati dei clienti. L’open banking – spinto in Europa dalla Direttiva 2015/2366 sui servizi di pagamento (Psd2), ora in revisione – ha fatto da apripista, dando vita a un ecosistema aperto che consente lo scambio di dati e informazioni tra gli operatori che ne fanno parte.
Open finance leva di innovazione
La diffusione dell’open finance, caratterizzata dall’irrompere sul mercato di nuovi player, ha portato gli attori tradizionali a rivedere le proprie scelte strategiche e di business. Molte banche, ad esempio, hanno incrementato i propri investimenti in tecnologia e cybersecurity e si sono aperte a partnership con società Fintech operanti nel settore, per offrire alla propria clientela prodotti innovativi e al contempo sicuri.
L’open finance, dunque, è uno dei driver – assieme alle valute digitali delle Banche centrali e alle criptovalute del settore privato – che impatteranno maggiormente il settore finanziario internazionale nei prossimi 20 anni.
La collaborazione Cbi-Swit
In questo contesto di profonda trasformazione si inserisce la collaborazione tra Cbi e Swift. La società Benefit che sviluppa servizi digitali, tra cui servizi di open banking e open finance, per l’industria finanziaria e la Pubblica Amministrazione espanderà il proprio servizio di Confirmation of Payee “Name Check” a livello europeo, e non solo, attraverso l’utilizzo della funzionalità “Pre-Validation Account” di Swift. La partnership consentirà ad entrambi gli operatori di ampliare i rispettivi mercati, costituendo una rete di verifica più ampia e un maggiore livello di sicurezza per gli utenti dei servizi finanziari. In particolare, nei prossimi mesi, le banche italiane potranno effettuare verifiche all’estero attraverso Cbi, implementando una soluzione unica a livello nazionale e transfrontaliero.
“L’espansione del servizio “Name Check” in tutta Europa e a livello internazionale testimonia il nostro impegno per l’innovazione e la sicurezza delle transazioni finanziarie – spiega Liliana Fratini Passi, direttore generale di Cbi – In un mondo sempre più digitale e interconnesso, e in particolare in uno scenario di open finance sempre più sfidante, siamo impegnati a fornire ai nostri clienti gli strumenti necessari per effettuare transazioni in modo sicuro ed efficiente. Questa collaborazione con Swift è una pietra miliare che semplificherà il modo in cui vengono effettuati i pagamenti, offrendo tranquillità a privati e aziende“.
Le funzionalità del servizio
Il servizio “Name Check” di Cbi è stato progettato per verificare in tempo reale la corretta associazione tra i codici Iban e i nomi dei beneficiari dei pagamenti. Rivolto principalmente ai Payment Service Provider (Psp) e alle aziende, che a loro volta potranno offrirlo alla clientela finale, fornisce, grazie a un algoritmo di matching centralizzato e avanzato, un livello essenziale di sicurezza per la riduzione dei rischi connessi alle operazioni di pagamento. Il servizio Name Check di CBI assicura che i pagamenti siano inviati ai destinatari previsti, aiuta a prevenire i comportamenti fraudolenti e gli errori accidentali dei pagamenti, incrementando sicurezza e stabilità dell’industria finanziaria.
Inoltre, ”Name Check” consente ai PSP di offrire un servizio antifrode integrato, nel pieno rispetto del nuovo quadro normativo europeo che si sta delineando con le proposte di regolamentazione sui pagamenti istantanei (SCT inst) e la Payment Service Regulation (PSR). Il servizio “Name Check” è stato lanciato in Italia a luglio 2023 e sarà adottato dai principali intermediari italiani.
Il ruolo della rete di Swift
Il servizio “Pre-Validation Account” di Swift è una soluzione innovativa che mira a ridurre eventuali errori nell’esecuzione di pagamenti. Utilizzando la tecnologia API, il suo vasto network e le migliori fonti di dati per verificare la correttezza delle informazioni necessarie a disporre un pagamento, il servizio Swift aggiunge un livello ulteriore di sicurezza a ogni trasferimento, riducendo i rischi derivanti da tentativi di frode ed errori nell’inizializzazione di pagamenti.
Cbi si avvarrà della rete di Swift, composta da oltre 11.500 istituzioni finanziarie in più di 200 Paesi, per portare i vantaggi del servizio “Name Check” a un pubblico europeo e internazionale, migliorando ulteriormente la stabilità e l’efficienza del settore finanziario e promuovendo lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi.
“L’ampiezza della rete Swift e la ricchezza dei suoi dati costituiscono un valore ineguagliabile e consentiranno a Cbi di estendere il servizio Confirmation of Payee a un numero ancora maggiore di clienti – sottolinea Erika Toso, Head of South East Europe di Swift – Il modo in cui conosciamo il sistema del denaro si sta evolvendo e le minacce informatiche sono in aumento; è quindi più che mai importante che i pagamenti vengano eseguiti in modo sicuro e protetto. Il servizio Pre-Validation di Swift fa proprio questo ed è garantito dal nostro impegno in materia di sicurezza, integrato nella nostra rete ad ogni livello. Insieme a Cbi, siamo entusiasti di poter offrire questa promessa di pagamenti sicuri e veloci a un numero ancora maggiore di clienti e alla nostra comunità in tutto il mondo”.