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Certificazione energetica, Intesa rilascia il bollino elettronico qualificato

L’e-seal è necessario ai produttori per confermare la propria identità all’interno di Eprel, il database Ue in cui devono essere obbligatoriamente registrate le apparecchiature

Pubblicato il 28 Feb 2022

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Intesa emette il sigillo elettronico qualificato (QeSeal) valido ai fini dell’identificazione e della registrazione Eprel.

A partire da marzo 2022, infatti, tutti i produttori e distributori di apparecchiature elettroniche dovranno confermare la loro identità all’interno del sito web di Eprel (EU Product Database for Energy Labeling), il database dell’unione europea in cui devono essere obbligatoriamente registrate le apparecchiature elettroniche per l’emissione dell’etichetta energetica, indispensabile per il commercio di questi prodotti all’interno dell’Ue.

Registrandosi a Eprel, produttori e distributori riceveranno un attestato in formato pdf già sigillato dall’UE, su cui dovranno apporre il sigillo elettronico qualificato della loro organizzazione e successivamente ricaricare l’attestato sul portale.

L’apposizione dell’e-Seal servirà a provare innanzitutto l’esistenza e l’identità dell’organizzazione, la sede legale all’interno dell’area Eu / Eea o in Irlanda del Nord, e contestualmente confermerà l’autorizzazione per la persona fisica rappresentante dell’azienda (supplier admin) ad agire a nome dell’organizzazione per registrare i prodotti in Eprel.

Il sigillo elettronico qualificato emesso da Intesa, che è Certification Authority riconosciuta da Agid e da giugno 2020 tra i Qualified Trust Service Provider europei abilitati all’emissione dei certificati qualificati per il sigillo elettronico (e-Seal), potrà quindi essere utilizzato da produttori e distributori di apparecchi elettronici per la registrazione e la verifica dell’identità presso Eprel.

“A giugno 2020, quando Intesa ha ottenuto l’abilitazione ad emettere il sigillo elettronico qualificato, questo poteva ancora considerarsi uno strumento nuovo nell’ambito dei servizi fiduciari – spiega Giuseppe Mariani, General Manager di Intesa – Con l’introduzione di questo obbligo, l’Unione Europea conferma l’importanza e le potenzialità di questi servizi per il commercio europeo, e speriamo che possano diffondersi sempre di più all’interno delle direttive Ue per creare un reale mercato unico digitale che sia anche sicuro e certificato”.

Il sigillo elettronico qualificato, infatti, è normato dal Regolamento europeo eIDas sull’identità digitale, e può essere comparato a una “firma elettronica qualificata”, intestata all’azienda o all’organizzazione il cui scopo è sigillare elettronicamente documenti, flussi o contenuti dell’azienda per certificarne la provenienza, l’autenticità e l’integrità. Un documento o altro contenuto sigillato con un sigillo elettronico qualificato attesta in modo forte e normativamente rilevante la provenienza e il contenuto di ciò che è stato firmato.

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