Change.org, la più grande piattaforma al mondo per il cambiamento sociale con oltre 80 milioni di utenti, ha annunciato di aver raccolto 25 milioni di dollari da personalità del mondo tecnologico, degli affari e dei media. Queste personalità si sono unite alla Omidyar Network, società d’investimento che condivide la nostra mission e fondata da Pierre Omidyar di eBay e da sua moglie Pam. La società ha già guidato il precedente round di investimenti e li ha ora significativamente aumentati durante questo round Serie C.
L’obiettivo di questo round di investimenti è di far crescere la piattaforma e la sua capaicità di portare cambiamento, grazie al sostegno di investitori allineati alla missione e che hanno grande esperienza nel costruire e guidare compagnie globali, inclusi i fondatori di LinkedIn, Twitter e Yahoo!.
“Stiamo costruendo il più grande network mai creato di persone impegnate nel cambiamento sociale. Abbiamo l’opportunità di trasformare la partecipazione civile a livello globale – ha dichiarato il CEO e fondatore di Change.org, Ben Rattray – Per dispiegare a pieno il nostro potenziale, abbiamo messo insieme uno straordinario gruppo di investitori che può contare su un mix di esperienze in ambito business, tecnologico e del cambiamento sociale. Questo gruppo ci aiuterà e ci consiglierà nel prossimo stadio della nostra crescita”.
Dopo il precedente round di investimenti a metà 2013, Change.org è cresciuta molto rapidamente, passando da 35 milioni di utenti agli attuali oltre 80 milioni dislocati in oltre 196 paesi e con – mediamente – una campagna vittoriosa ogni ora. Le campagne vincenti su Change.org danno voce a migliaia di temi: dal permettere l’accesso a farmaci salva-vita per diabetici in Argentina, al sostegno affinché cessino gli attacchi a base di acido contro le donne in India, fino a convincere i poliziotti americani a indossare telecamere personali. La piattaforma ha inoltre rafforzato il proprio staff per sostenere al meglio i movimenti dei cittadini in 20 delle democrazie più grandi del mondo, arruolando top manager dalle principali tech company globali, tra cui Google, Yahoo!, Twitter e Netflix.