Charlie Hebdo, Assoprovider a governo: “Emergenza terrorismo non freni la Rete”

L’appello dell’associazione presieduta da Bortolotto dopo il varo in Francia di un decreto sui siti web estremisti: “La libertà di espressione su Internet non finisca nel mirino della politica anche in Italia”

Pubblicato il 14 Gen 2015

L.M.

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L’emergenza terroristica non deve contribuire a violare la libertà di espressione in Rete né il diritto alla privacy nelle comunicazioni: lo sostiene Assoprovider in un comunicato diffuso oggi relativo all’attentato estremistico del 7 gennaio scorso contro la sede della rivista satirica Charlie Hebdo.

Pochi giorni prima della manifestazione di Parigi che ha visto i massimi esponenti politici del mondo inneggiare alla libertà d’espressione – scrivono i rappresentanti dell’associazione presieduta da Dino Bortolotto – sul portale della Comunità europea Tris (luogo virtuale dove vengono notificati i disegni di legge e i regolamenti dei paesi aderenti) che monitoriamo quotidianamente, è comparso questo decreto francese: “Decree relating to the protection of internet users from websites inciting or condoning acts of terrorism and websites disseminating pornographic images or representations of minors, issued pursuant to Article 6-1 of amended Law No 2004-575 of 21 June 2004 on confidence in the digital economy”.
(http://ec.europa.eu/enterprise/tris/nview.cfm?p=2015_10_EN_EN)

Ne abbiamo subito dato notizia in tutti i social e canali d’informazione, sensibilizzando opinionisti ed esperti della rete, dicono i responsabili dell’associazione che raggruppa i piccoli Internet provider. Internet – proseguono – ritorna quindi nel mirino della politica e l’iniziativa legislativa francese potrebbe allargarsi ai restanti stati europei.

Assoprovider auspica tuttavia che non vengano prese decisioni in maniera indiscriminata e sommaria che, nonostante l’evidente emergenza terroristica, siano volte a limitare ed impedire la libertà di espressione in Rete o violare il diritto alla privacy nelle comunicazioni, garantito dalle Leggi nazionali ed europee.

Non siamo e non potremo mai essere d’accordo, si legge nel documento, con qualsiasi iniziativa del governo italiano che porti all’introduzione di norme discriminatorie e repressive in Rete, sulla spinta delle emozioni del momento e diretta a rendere vano l’estremo sacrificio dei cittadini francesi e di altri luogo del mondo, compiuto in nome della libertà di stampa e di espressione.

Allo stesso tempo Assoprovider, raccogliendo l’appello del Ministro dell’interno Angelino Alfano, si mette fin d’ora a completa disposizione dando la massima collaborazione affinché la strategia alla base dell’azione di controllo e repressione, mediante l’uso di Internet, possa efficacemente prevenire atti di terrorismo in Italia e nei paesi membri dell’Unione Europea.

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