INTELLIGENZA ARTIFICIALE

ChatGpt sarà il great disruptor del retail: investimenti a +470% in 5 anni

Secondo stime di Juniper Research il mercato dei chatbot è destinato a un vero e proprio boom: il giro d’affari passerà dai 12 miliardi di dollari attesi per fine 2023 a 72 miliardi nel 2028. Saranno i piccoli rivenditori a trarne maggior beneficio grazie al drastico calo dei costi delle piattaforme

Pubblicato il 05 Lug 2023

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Il mercato dei chatbot nel retail raggiungerà i 12 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno per poi balzare a 72 miliardi di dollari entro il 2028. Questa la stima di Juniper Research, messa nero su bianco nel rapporto “Chatbots: Market Forecasts, Sector Analysis & Future Strategies 2023-2028”, secondo cui l’aumento del 470% sarà determinato dall’emergere di modelli linguistici “open” economicamente vantaggiosi, in particolare ChatGpt e soprattutto in aree come il Nord America e l’Europa.

I modelli linguistici “open” sono costituiti da reti neurali di grandi dimensioni istruite su notevoli quantità di informazioni online, apprendono attraverso bassi livelli di supervisione umana e vengono implementati nei chatbot per automatizzare funzioni come l’assistenza clienti, il marketing e l’elaborazione dei pagamenti.

ChatGpt il grande disruptor

Il rapporto prevede che lo sviluppo di modelli linguistici “open” diventerà un fattore chiave per la crescita della spesa al dettaglio tra i piccoli e medi rivenditori che in precedenza non erano in grado di investire nei chatbot.

Secondo Frederick Savage, autore della ricerca, a causa degli alti costi di formazione degli algoritmi basati sull’intelligenza artificiale, un tempo i chatbot hanno avuto una bassa priorità per le strategie omnicanale. Tuttavia, questa tendenza si è interrotta in modo significativo, poiché, grazie a ChatGpt, si sono abbassati i costi di implementazione dei chatbot per i piccoli rivenditori.

Nel 2023 l’area Asia-Pacifico rappresenterà l’85% della spesa globale

Juniper prevede anche che nel 2023 l’area Asia-Pacifico, nonostante rispecchi solo il 53% della popolazione globale, rappresenterà l’85% della spesa globale per la vendita al dettaglio tramite chatbot. Infatti, le app di messaggistica, come WeChat, LINE e Kakao, hanno stretto partnership con un’ampia gamma di rivenditori online, il che ha portato a un’elevata fiducia nei chatbot come canale di vendita al dettaglio.

Il rapporto, tuttavia, prevede che il rilascio di modelli linguistici “open” guiderà la crescita al di fuori dell’area Asia-Pacifico e che, entro il 2028, nella suddetta area la spesa diminuirà al 66%, poiché anche i rivenditori online di altre aree, come Nord America e Europa, implementeranno i chatbot nelle attività di vendita al dettaglio.

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