Il mercato dei chatbot nel retail raggiungerà i 12 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno per poi balzare a 72 miliardi di dollari entro il 2028. Questa la stima di Juniper Research, messa nero su bianco nel rapporto “Chatbots: Market Forecasts, Sector Analysis & Future Strategies 2023-2028”, secondo cui l’aumento del 470% sarà determinato dall’emergere di modelli linguistici “open” economicamente vantaggiosi, in particolare ChatGpt e soprattutto in aree come il Nord America e l’Europa.
I modelli linguistici “open” sono costituiti da reti neurali di grandi dimensioni istruite su notevoli quantità di informazioni online, apprendono attraverso bassi livelli di supervisione umana e vengono implementati nei chatbot per automatizzare funzioni come l’assistenza clienti, il marketing e l’elaborazione dei pagamenti.
ChatGpt il grande disruptor
Il rapporto prevede che lo sviluppo di modelli linguistici “open” diventerà un fattore chiave per la crescita della spesa al dettaglio tra i piccoli e medi rivenditori che in precedenza non erano in grado di investire nei chatbot.
Secondo Frederick Savage, autore della ricerca, a causa degli alti costi di formazione degli algoritmi basati sull’intelligenza artificiale, un tempo i chatbot hanno avuto una bassa priorità per le strategie omnicanale. Tuttavia, questa tendenza si è interrotta in modo significativo, poiché, grazie a ChatGpt, si sono abbassati i costi di implementazione dei chatbot per i piccoli rivenditori.
Nel 2023 l’area Asia-Pacifico rappresenterà l’85% della spesa globale
Juniper prevede anche che nel 2023 l’area Asia-Pacifico, nonostante rispecchi solo il 53% della popolazione globale, rappresenterà l’85% della spesa globale per la vendita al dettaglio tramite chatbot. Infatti, le app di messaggistica, come WeChat, LINE e Kakao, hanno stretto partnership con un’ampia gamma di rivenditori online, il che ha portato a un’elevata fiducia nei chatbot come canale di vendita al dettaglio.
Il rapporto, tuttavia, prevede che il rilascio di modelli linguistici “open” guiderà la crescita al di fuori dell’area Asia-Pacifico e che, entro il 2028, nella suddetta area la spesa diminuirà al 66%, poiché anche i rivenditori online di altre aree, come Nord America e Europa, implementeranno i chatbot nelle attività di vendita al dettaglio.