Attività di M&A e passaggio dal mercato Aim al listino Mta di Borsa italiana. Sono queste le due priorità della strategia messa in campo da Tecnoinvestimenti, gruppo italiano specializzato in servizi digital trust, credit information & management e sales & marketing solutions. “Essere quotati all’Aim è stata un buona palestra e siamo una delle prime società a compiere questo passaggio, sperando così di aprire una nuova strada per l’accesso delle Pmi a nuovi investimenti”, spiega a CorCom l’amministratore delegato di Tecnoinvestimenti, Pier Andrea Chevallard. Tra le acquisizioni recentemente concluse, tra cui spiccano quelle di Co.Mark e Visura, e le sfide che arriveranno dall’upgrade in Borsa, il Gruppo è pronto per una seconda parte dell’anno votata all’attacco.
Avete da poco presentato la domanda di ammissione a quotazione delle azioni ordinarie a Borsa Italiana. Cosa vi ha spinto al grande passo?
Tecnoinvestimenti è un gruppo italiano, oggi quotato all’Aim, il mercato azionario delle Pmi, che ha deciso di passare al listino maggiore principalmente con obiettivi di crescita, sia organica per progetti aziendali importanti, sia per linee esterne tramite una intensa attività di M&A. Il nostro azionariato di origine, il mondo delle Camere di commercio, è garanzia di conoscenza del mondo dell’impresa e dei suoi meccanismi e con la quotazione di Tecnoinvestimenti intende trasmettere fiducia e ottimismo circa le possibilità di sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano.
Essere quotati all’Aim è stata un buona palestra e siamo una delle prime società a compiere questo passaggio, sperando così di aprire una nuova strada per l’accesso delle Pmi a nuovi investimenti. Ogni società che apre il suo assetto azionario al mercato intraprende infatti un percorso di rafforzamento della propria organizzazione, della propria governance e della propria comunicazione che la rende pienamente strutturata e trasparente, in grado di affrontare la turbolenza dei mercati e la responsabilità di un azionariato diffuso.
Operate in diversi segmenti del mercato digitale. A quali destinerete maggiormente le risorse della quotazione?
Tecnoinvestimenti offre servizi per la gestione e raccolta innovativa delle informazioni e per la loro trasformazione in patrimonio di conoscenza, uno strumento ormai imprescindibile per le imprese. Al «dato» puro e semplice aggiungiamo valori come l’affidabilità, la completezza, la tempestività, che aiutano l’impresa ad affrontare la complessità, ad essere più efficiente e competitiva per decollare verso risultati di sviluppo concreti e rapidi. Si tratta di un settore di servizi evoluti che pensiamo abbia un forte potenziale e in cui vogliamo consolidare la nostra posizione. Le risorse sono quindi destinate a portare Tecnoinvestimenti alla crescita, sia interna finanziando progetti innovativi delle nostre controllate, sia per linee esterne con nuove acquisizioni mirate a completare la gamma di servizi alle imprese e a integrarla organicamente. Puntiamo a diventare l’interlocutore di riferimento per i servizi alle imprese, settore dove abbiamo ambizioni di crescita nazionale e anche all’estero.
Siete uno degli identity provider abilitati allo Spid. Qual è il vostro primo bilancio?
Superato il periodo di rodaggio, stiamo raggiungendo il pieno regime. Dal 15 marzo, giorno di attivazione, sono già 50 mila le identità rilasciate dalla nostra controllata InfoCert, che gestisce oltre 80 mila contatti alla settimana. Dei tre identity provider accreditati siamo i più attivi in termini di promozione e diffusione del sistema. Molto occorre ancora fare, anche da parte delle istituzioni, per dare un impulso forte a questo meccanismo in grado di proiettare il nostro paese verso la modernità, nei rapporti con la pubblica amministrazione così come nel mondo degli affari.
Nel vostro Gruppo sono entrate da poco Co.Mark, società specializzata nell’internazionalizzazione delle PMI, e Visura, gruppo che si occupa di sicurezza digitale. Quali sinergie intendete realizzare con le attività che già coprite?
Co.Mark si inserisce in modo ottimale nella compagine Tecnoinvestimenti in quanto, con le sue competenze di marketing, offre servizi complementari con le altre società del Gruppo per un sostegno integrato e completo al cliente. Le sinergie si applicano non solo a livello di mercato grazie ad un’offerta complementare con le altre attività, ma anche a livello di “produzione”, considerando che produzione per noi significa la raccolta, elaborazione, conservazione di dati e informazioni e la loro trasformazione in conoscenza ed esperienza, i valori aggiunti che permettono alle PMI di entrare sui mercati esteri in tempi brevi e senza passi falsi.
Quanto a Visura, con cui collaboriamo da tempo con soddisfazione, l’acquisizione è stata dettata da benefici produttivi e di business in quanto vi sono sinergie attivabili sia per la possibilità di presentare ai nostri clienti un’offerta sempre più completa e integrata finalizzata alla loro crescita, sia in fase di acquisizione ed elaborazione dei dati. Più importante ancora però è la complementarietà a livello di portafogli clienti, in quanto il mercato dei professionisti e degli ordini professionali, dove Visura è molto forte, rappresenta un rafforzamento notevole complementare alle altre società. Siamo convinti che con il suo ingresso, tutte le attività di Tecnoinvestimenti possano guadagnare in termini di nuove opportunità di business e dinamismo.
Dematerializzazione e digitalizzazione dei processi documentali. Come stanno rispondendo le imprese e le amministrazioni pubbliche a queste sfide?
Per quanto riguarda le imprese occorre rilevare che tutte le società di punta e aperte alla crescita rispondono in modo fortemente positivo e anzi sono spesso proattive nel chiedere programmi di dematerializzazione e digitalizzazione sempre più sofisticati, completi e scalabili. Rispetto alla pubblica amministrazione, la società Lextel, recentemente acquisita nell’ambito dell’operazione Visura a cui accennavo prima, offre un punto di osservazione privilegiato in quanto è all’avanguardia nella gestione e nel trasferimento di documenti digitali legali, societari e tributari.
Opera infatti nell’ambito del processo giudiziario telematico civile e penale, un settore che sta muovendo i primi passi nella digitalizzazione con il trasferimento dei documenti processuali dalla carta al bit. Pensiamo abbia un grande potenziale, così come hanno grande potenziale i servizi di pubblicazione e certificazione digitale sicura di bilanci e procedure amministrative per commercialisti. Possiano quindi affermare che l’AgID molto sta facendo per avviare la digitalizzazione del paese, anche se molto rimane da fare per superare sacche di resistenza interna ancora troppo forti e accelerare questo processo di cambiamento indispensabile e urgente per la modernizzazione del paese.
Il vostro business vive anche e soprattutto di cybersecurity. Come si convincono i player del mercato a sposare un’ottica digitale di fronte all’aumento delle minacce informatiche?
Negli ultimi anni, con il diffondersi delle tecnologie digitali, è cresciuto di pari passo il numero, la frequenza e la complessità degli attacchi informatici ai danni di aziende. L’attività svolta da Tecnoinvestimenti tramite InfoCert ruota proprio intorno alla sicurezza delle tecnologie e degli strumenti digitali. La gestione documentale digitale paperless per esempio, che presenta enormi vantaggi rispetto a quella fisica tradizionale, non è meno sicura di quest’ultima, anch’essa a rischio di furto, di incendio, di eventi naturali. Tramite InfoCert, Tecnoinvestimenti si occupa di digital trust.
Ciò significa che la nostra attività si focalizza proprio sulla sicurezza digitale, è il nostro mestiere, siamo sottoposti a vigilanza governativa e i nostri prodotti rispondono a normative precise. I nostri server, situati principalmente a Padova, adottano le più avanzate tecnologie fisiche e informatiche al mondo in materia di sicurezza e prevenzione con sistemi di back up e tracciabilità molto sofisticati. Questa competenza e gli investimenti infrastrutturali e in manutenzione che impegniamo ci vengono riconosciuti dal mercato che, secondo una recente indagine, ci percepisce come fortemente affidabili rispetto ai concorrenti.