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Chief Digital Officer, ecco come si diventa “pivot” dell’innovazione aziendale

Gestione delle risorse informative, offerta di approfondimenti alle imprese, generazione di valore incrementale: così il Cdo guida la svolta digitale al servizio del business del futuro

Pubblicato il 04 Gen 2019

Marco Amir El Sayed Fathi

Chief Digital Officer

cdo

In seno alle organizzazioni, in questi tempi fortemente digitalizzati, si è resa necessaria una preparazione delle figure decisionali e di leadership volta a reagire agilmente e rapidamente nei confronti dei cambiamenti nel mondo del digitale. I Chief Digital Officer rappresentano ormai degli agenti di questo cambiamento nella digital transformation e nell’analisi dei dati: questo ruolo infatti continua a guadagnare significativo spazio all’interno delle aziende. Descriviamo ai lettori di cosa effettivamente si occupa la figura del Cdo.

Il compito principale di un Cdo è creare una visione digitale unificante: nello specifico è incaricato di coordinare e gestire tutti i cambiamenti globali al fine di guidare l’innovazione nella direzione degli obiettivi aziendali: dall’aggiornamento dei processi di lavoro (quindi l’innovazione digitale) alla costruzione di attività completamente nuove o l’acquisizione di nuove tecnologie. Generalmente, l’ufficio del Cdo ha tre obiettivi: la gestione delle risorse informative, l’offerta di approfondimenti alle imprese per migliorare il processo decisionale e la generazione di valore aziendale incrementale. Per raggiungere tali obiettivi il Cdo organizza il proprio tempo nell’ottica di un aumento delle entrate e uno spostamento di preferenza verso la creazione di valore rispetto alla mitigazione del rischio. Operativamente, gran parte del lavoro di un Cdo consiste nel miglioramento delle relazioni e della soddisfazione del cliente, nel supporto nel processo decisionale del business e nel miglioramento della qualità e della coerenza dei dati.

Per svolgere al meglio le proprie attività penso che sia fondamentale la costruzione di una rete di persone, tecnologie e idee molto al di fuori della propria azienda, esaminando costantemente il panorama delle piccole imprese per identificare possibili acquisizioni o partner in grado di fornire funzionalità complementari: molti Cdo infatti trascorrono fino al 50% del proprio tempo a lavorare con partner esterni per creare appunto efficaci relazioni di lavoro.

Anche costruire una rete interna inoltre è cruciale poiché i Cdo devono collaborare con i responsabili IT per sviluppare interfacce di programmazione delle applicazioni e un’architettura basata su Cloud che funzionino con un più ampio ecosistema di provider.

Come si diventa e che skills dovrebbe avere un buon Cdo?

Essendo una figura chiave nel contesto aziendale e nell’innovazione della stessa, va da sé che il Cdo si relazioni direttamente con il Ceo per ottenere la strategia vincente: è necessario inoltre che lavori a stretto contatto con il Chief Information Officer e con i dirigenti delle business unit. È possibile formare una persona già interna all’azienda per ricoprire il ruolo di Cdo, purché abbia, ovviamente, i requisiti idonei. Si parla infatti di elevamento a Cdo del responsabile del Digital. Un’altra possibilità prevede la centralizzazione delle capacità frammentate ove le risorse digitali siano appunto frammentate: queste convergeranno in un’unica squadra con un leader, conosciuto come ”lift and shift”. Esiste anche un altro percorso molto più audace che prevede una vera e propria creazione e individuazione del soggetto idoneo a tale compito.

Nella mia esperienza, i Cdo di successo navigano nelle complesse strutture organizzative delle grandi imprese, collaborano per ottenere il buy-in attraverso le funzioni e sono in grado di sfidare diplomaticamente lo status quo e consolidare le relazioni con un ampio gruppo di persone. Dimostrano anche leadership e carisma che entusiasmano l’organizzazione per portare avanti il cambiamento, inoltre deve avere una visione strategica e dovrà anche dare prova d’efficienza attraverso gli indicatori di performance.

Il digitale non è solo una cosa, ma è un nuovo modo di fare le cose e molte aziende sono ancora focalizzate sullo sviluppo di una strategia digitale quando dovrebbero invece concentrarsi sull’integrazione del digitale in tutti gli aspetti del business, dai canali e processi e dati al modello operativo.

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