Le prime schermaglie di concorrenza sul mercato delle tlc in Cina si sono fatte sentire sui conti di China Telecom, il più importante operatore di telefonia mobile al mondo per numero di abbonati con i suoi 810 milioni di clienti.
Il semestre che si è chiuso il 30 giugno ha evidenziato un calo degli utili netti, scesi a 57,3 miliardi di yuan, che corrispondono a 8,96 miliardi di dollari, contro i 57,7 miliardi di yuan dello stesso periodo nel 2014.
Una flessione dovuta da una parte all’alto livello di imposizione fiscale in Cina, e dall’altra al fatto che nuovi operatori inizino ad affacciarsi sul mercato locale e a contendere clienti a China Mobile: è il caso di China Telecom e China Unicom, che seppur di dimensioni più contenute hanno tentato di mettere pressione all’operatore dominante.
La società ha deliberato inoltre un dividendo provvisorio di 1,525 hkd per azione.
Il fatturato dell’operatore è comunque cresciuto nella prima metà del 2015 a 340,7 miliardi di yuan, segnando un +4,9% in un anno. Le entrate da servizi sono salite dello 0,5% a 299,5 miliardi di yuan, mentre i ricavi dovuti al traffico dati sono saliti del 24,3% a 151,5 miliardi di yuan, compensando le minori entrate registrate dal traffico voce e dalla messaggistica.
Gli 810 milioni di clienti registrati alla fine di giugno, inoltre, evidenziano una crescita del 3,4% rispetto allo scorso anno, con 10,56 abbonati in più rispetto alla fine del 2014, grazie anche allo sviluppo delle nuove reti 4G, in grado oggi di raggiungere in Cina una miliardo di persone.