Nuova stretta degli Stati Uniti per limitare gli investimenti americani in Cina in tre settori tecnologici strategici: l’intelligenza artificiale, i chip e l’informatica quantistica. Il Dipartimento del Tesoro americano ha, infatti, finalizzato le regole che implementano l’Executive Order 14105 emesso dal presidente Joe Biden nell’agosto 2023 e che intende impedire a Pechino di acquisire un vantaggio nelle tecnologie avanzate in modi che possano mettere a rischio la sicurezza nazionale americana.
Tecnologie strategiche, la stretta degli Usa sulla Cina
L’ordine esecutivo identifica la Repubblica popolare cinese, la regione di Hong Kong e quella di Macau come “country of concern“, ovvero che suscita timori relativi alla sicurezza militare e informatica americana. Il provvedimento dell’amministrazione Biden-Harris punta a restringere gli investimenti dei cittadini e delle imprese americani verso la Cina in grado di sostenere le ambizioni tecnologiche cinesi, in particolare l’innovazione nelle forze militari.
Saranno oggetto di restrizioni nel loro flusso verso la Cina non solo determinate transazioni (come gli investimenti azionari), ma anche una serie di “benefici intangibili”, tra cui l’assistenza manageriale, l’accesso ai mercati e alle reti di talenti e l’agevolazione ai finanziamenti.
Transazioni vietate in AI, chip e quantum computing
Per i semiconduttori e la microelettronica sono vietate le transazioni che hanno a che fare con software di automazione della progettazione elettronica, alcuni strumenti di fabbricazione o di packaging avanzati, la progettazione o la fabbricazione di alcuni circuiti integrati avanzati, tecniche di packaging avanzate per circuiti integrati e i supercomputer.
Nell’informatica quantistica sono vietate alcune transazioni relative allo sviluppo di computer quantistici o alla produzione di qualsiasi componente critico necessario per produrre un computer quantistico, lo sviluppo o la produzione di alcune piattaforme di rilevamento quantistico, e lo sviluppo o la produzione di alcune reti quantistiche o sistemi di comunicazione quantistica.
Per i sistemi di intelligenza artificiale sono vietate alcune transazioni relative allo sviluppo di sistemi Ai progettati per determinati usi finali. Inoltre, sono vietate le transazioni relative allo sviluppo di qualsiasi sistema di intelligenza artificiale addestrato utilizzando una quantità di potenza di calcolo superiore a determinate soglie.
Al di là di queste transazioni vietate, ogni tecnologia include delle transazioni che possono essere condotte ma solo previa notifica al Dipartimento del Tesoro, perché riguardano gli investimenti in alcune tecnologie meno avanzate ma che potrebbero comunque contribuire a minacciare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Controllo su cittadini americani e imprese con sede Usa
La regola finale impone obblighi sia agli individui statunitensi sia alle imprese statunitensi, incluse le filiali di aziende estere con sedi negli Usa.
Le transazioni interessate includono l’acquisizione di un interesse azionario, alcuni finanziamenti di debito che conferiscono determinati diritti al prestatore, la conversione di un interesse azionario contingente, un investimento greenfield o altra espansione aziendale, l‘ingresso in una joint venture e alcuni investimenti come socio accomandante o equivalente in un fondo di investimento congiunto di persone non statunitensi. La persona o impresa interessata può richiedere un’esenzione dall’applicazione del divieto o del requisito di notifica sulla base del fatto che una transazione è nell’interesse nazionale degli Stati Uniti.
Le restrizioni, che entreranno in vigore il 2 gennaio 2025, assicureranno che “gli investimenti statunitensi non siano sfruttati per promuovere lo sviluppo di tecnologie chiave da parte di coloro che potrebbero usarle per minacciare la nostra sicurezza nazionale”, ha dichiarato Paul Rosen, assistente segretario del Tesoro per la Sicurezza degli investimenti. “Gli investimenti statunitensi, compresi i benefici intangibili come l’assistenza gestionale e l’accesso a reti di investimento e talenti che spesso accompagnano tali flussi di capitale, non devono essere utilizzati per aiutare Paesi che suscitano la nostra preoccupazione a sviluppare le loro capacità militari, di intelligence e informatiche”, ha detto Rosen.
La reazione di Pechino
La Cina ha formalmente protestato con gli Stati Uniti. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian ha dichiarato che Pechino esprime “forte insoddisfazione e ferma opposizione” alla norma Usa.
“La Cina – ha continuato Lin – ha già presentato una protesta formale agli Stati Uniti e adotterà tutte le misure necessarie per difendere con determinazione i propri diritti e interessi legittimi. Gli Stati Uniti già vietano o limitano l’esportazione verso “paesi di interesse strategico”, come la Cina, di molte delle tecnologie e dei prodotti inclusi in questa norma definitiva. Il programma formalizzato ieri integra gli strumenti esistenti di controllo delle esportazioni e di screening degli investimenti in ingresso.