La domanda esplosiva di semiconduttori ha portato a un anno da record per l’industria del chip nel 2021, con vendite che hanno totalizzato 555,9 miliardi di dollari, il fatturato annuale più alto di sempre. Si tratta di un incremento del 26,2% rispetto al 2020 (440,4 miliardi). Lo rivelano i dati diffusi dalla Semiconductor industry association (Sia).
L’industria dei semiconduttori ha distribuito anche un numero record di 1,15 trilioni di unità, rafforzando l’output per far fronte alla carenza di chip sul mercato globale.
Le vendite mondiali nel mese di dicembre ammontano a 50,9 miliardi di dollari, +28,3% rispetto a dicembre 2020 e +1,5% rispetto a novembre 2021. Le vendite del quarto trimestre hanno raggiunto un valore di 152,6 miliardi e sono più alte del 28,3% rispetto a quelle totalizzate nel dicembre del 2020 e del 4,9 superiori al fatturato del terzo trimestre 2021.
Sia rappresenta il 99% dell’industria dei semiconduttori degli Stati Uniti e due terzi delle aziende dei chip non-Usa. I dati sulle vendite mensili sono compilati dalla Wsts, la World semiconductor trade statistics organization.
Usa, Europa e Cina crescono più della media
Il mercato americano (Nord e Sud America) ha registrato il più alto incremento delle vendite per l’industria dei semiconduttori: +aumenta del 27,4% nel 2021. Anche in Europa le vendite annuali crescono più della media (+27,3%). La Cina resta il più grande singolo mercato per i chip, con un valore di 192,5 miliardi di dollari l’anno scorso e un incremento del 27,1% rispetto al 2020. In Giappone le vendite sono cresciute del 19,8% e nel resto del mondo del 25,9%.
La crescita nel mese di dicembre 2021 è tutta trainata dalle Americhe (+5,2%). Le altre regioni del mondo crescono meno dell’1%.
Boom di domanda per i chip dell’automotive
Quanto ai segmenti di prodotto, sono i chip cosiddetti analogici a trainare la domanda. Si tratta di un tipo di semiconduttori usato nei veicoli, nei beni di consumo e nei computer: il tasso di crescita annuale è stato del 33,1% con vendite che raggiungono il valore di 74 miliardi di dollari.
I chip logici e di memoria rappresentano invece le categorie più grandi per fatturato, rispettivamente 154,8 miliardi (+30,8%) e 153,8 miliardi (+30,9%).
Le vendite dei micro-Ic – categoria che include I microprocessori – sono aumentate del 15,1% a 80,2 miliardi. Le vendite complessive dei prodotti non-memory è salita del 24,5% in 2021, ma in questa categoria gli Ic automotive hanno compiuto un balzo del 34,3% anno su anno toccando il valore record di 26,4 miliardi di dollari.
L’industria Usa vuole più fondi per il suo Chips act
“La domanda di semiconduttori è destinata ad aumentare notevolmente nei prossimi anni”, ha commentato John Neuffer, president e ceo dell’associazione Sia. “Per far sì che una proporzione sempre maggiore della produzione di chip e che l’innovazione del settore sia localizzata in America nel lungo termine, il governo Usa deve rapidamente finanziare gli investimenti del Chips act in ricerca, progettazione e fabbricazione come parte della legge bipartisan sulla competitività dell’America. Questo rafforzerà enormemente l’economia, la sicurezza nazionale, l’infrastruttura critica, le supply chain e il dominio tecnologico degli Stati Uniti”.