Sorgerà a Pavia il Centro italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore, un progetto inserito nella manovra del Governo approvata a dicembre. In prima fila c’è la ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini: il Centro fa leva sulle eccellenze locali nella ricerca e sulla cooperazione tra università e imprese nel campo della microelettronica e il Mur ha appena stanziato 30 milioni di euro per supportare i progetti dei ricercatori per accedere ai co-finanziamenti europei.
“Pavia sarà il centro propulsore dell’industria digitale italiana. È qui che sorgerà Centro italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore, un vero e proprio distretto della microelettronica e che rappresenta il perfetto connubio tra università, ricerca, imprese”, ha annunciato Bernini. “Pavia sarà il polo strategico dove mettere insieme le competenze professionali e la domanda delle imprese nel campo della microelettronica. Da qui partirà quella rete di relazioni e scambi tra atenei, centri di ricerca e aziende che favoriranno l’innovazione e il trasferimento tecnologico dell’intero Paese. L’Italia è già all’avanguardia nella ricerca sui semiconduttori, e vogliamo farla crescere sempre di più”.
Il Polo strategico italiano dei chip
In campo anche Made in Italy ed Economia
L’istituzione di un Centro italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore è stata prevista dagli emendamenti del governo alla Manovra varata lo scorso dicembre. L’obiettivo della fondazione è, si legge, “promuovere la progettazione e lo sviluppo di circuiti integrati, rafforzare il sistema della formazione professionale nel campo della microelettronica e assicurare la costituzione di una rete di università, centri di ricerca e imprese che favorisca l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore”.
Membri fondatori sono i ministeri dell’Economia e delle finanze (a cui è attribuita la vigilanza), delle Imprese e del Made in Italy e dell’Università e della ricerca. Per la costituzione della fondazione e il suo funzionamento è autorizzata la spesa di 185 milioni di euro in totale dal 2024 al 2030.
La collaborazione tra università e imprese
“La realizzazione a Pavia, la mia città di cui sono stato anche orgogliosamente sindaco, della Fondazione nazionale sui chip rappresenta un importante riconoscimento per un territorio che da diversi anni, anche grazie alla fruttuosa sinergia tra imprese e università, sta investendo convintamente sulla microelettronica”, ha commentato in una nota il deputato di Forza Italia, Alessandro Cattaneo. “Il futuro passa da Pavia, che offrirà competenze e conoscenze al servizio dello sviluppo di uno dei settori nevralgici per il nostro domani”.
“Investire sul futuro, così come sta facendo il governo con la realizzazione a Pavia della Fondazione nazionale sui chip, rappresenta la cartina di tornasole della nostra visione di Paese. La realizzazione concreta di quanto il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, sostiene da sempre: la necessità di una maggiore collaborazione tra università, imprese e centri di ricerca, così da mettere a sistema tutte le competenze e conoscenze utili alla crescita. Il progetto della Fondazione nazionale sui chip va in questa direzione, valorizzando, inoltre, un territorio che ha sviluppato un importante distretto della microelettronica”, ha dichiarato il vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia, Raffaele Nevi.