IL FINANZIAMENTO

Chip, disco verde Ue a 2 miliardi di aiuti di Stato per Stm a Catania



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Le risorse destinate alla costruzione e alla gestione di un impianto integrato di produzione di semiconduttori per dispositivi di potenza al carburo di silicio. La Commissione: “Misura che rafforzerà la sicurezza dell’approvvigionamento, la resilienza e la sovranità digitale dell’Europa in linea con gli obiettivi del Chips Act”. Urso: “Entro fine anno 10 miliardi di investimenti in microelettronica”

Pubblicato il 31 mag 2024



europa3, chip

La Commissione europea ha approvato uno schema di aiuti di Stato da 2 miliardi di euro che consente all’Italia di sostenere StMicroelectronics nella costruzione e nella gestione a Catania di un impianto integrato di produzione di chip per dispositivi di potenza al carburo di silicio. La misura, evidenzia Bruxelles, “rafforzerà la sicurezza dell’approvvigionamento, la resilienza e la sovranità digitale dell’Europa nelle tecnologie dei semiconduttori”, in linea con gli obiettivi fissati nel Chips Act.

“La misura italiana da 2 miliardi di euro approvata oggi sostiene un impianto integrato unico nel suo genere per i chip di carburo di silicio. Irrobustirà la filiera europea dei semiconduttori e ci garantirà l’accesso a una fonte affidabile di chip ad alta efficienza energetica, utilizzati ad esempio nei veicoli elettrici e nelle stazioni di ricarica. Il che supporterà la nostra transizione digitale ed ecologica e contribuirà a creare occupazione altamente qualificata, limitando al contempo le possibili distorsioni della concorrenza”, ha commentato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutivo responsabile della politica di concorrenza.

Il primo impianto del suo genere in Europa

L’impianto integrato coprirà tutte le fasi di produzione, dalle materie prime ai dispositivi finiti, ossia transistor di potenza e moduli di potenza. Nello specifico, il progetto precede lo sviluppo di un impianto di produzione su larga scala di chip al carburo di silicio (SiC) ad alte prestazioni, basato su wafer di 200 mm di diametro che verranno trasformati in moduli e altri dispositivi utilizzati, ad esempio, dall’industria automobilistica, in Europa e nel mondo. L’impianto, che dovrebbe essere operativo a pieno regime nel 2032, sarà il primo nel suo genere in Europa: attualmente infatti non esiste una struttura di massa comparabile.

L’aiuto ha un “effetto incentivante”, in quanto il beneficiario non realizzerebbe questo investimento senza il sostegno pubblico. La misura, che come precisa Bruxelles ha un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi all’interno dell’Ue, è necessaria e appropriata per garantire la resilienza della filiera di fornitura dei semiconduttori in Europa. Inoltre, l’aiuto è proporzionato e limitato al minimo necessario in base a un comprovato deficit di finanziamento (vale a dire l’importo dell’aiuto necessario per attrarre l’investimento che altrimenti non avrebbe avuto luogo). Stm d’altra parte ha accettato di condividere potenziali profitti oltre le attuali aspettative con l’Italia.

Gli obiettivi e gli effetti attesi dell’iniziativa

L’iniziativa, come accennato, dovrebbe generare ampi effetti positivi per l’ecosistema europeo dei semiconduttori contribuendo a rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento in Europa, in particolare istituendo una struttura integrata che copre tutte le fasi di produzione del SiC e garantendo il rispetto degli ordini prioritari per produrre prodotti rilevanti in caso di crisi. Più nello specifico, nei piani della Commissione, il campus di Catania permetterà di “invertire la tendenza all’eccessiva dipendenza dalle importazioni di dispositivi di valenza critica per gli obiettivi europei di transizione digitale e verde”.

Il progetto infine stimolerà la ricerca e lo sviluppo e la collaborazione con il mondo accademico e i fornitori attivi nella tecnologia SiC. Infine, “il progetto contribuirà a sviluppare una forza lavoro altamente qualificata, nonché a contribuire agli obiettivi di coesione generale sviluppando un’attività economica in Sicilia, un’area ammissibile agli aiuti regionali”, chiosa l’esecutivo Ue.

Microelettronica, Urso: “Entro fine anno 10 miliardi di investimenti”

“E’ una tappa storica per la Sicilia perché in questo terra sta sorgendo il polo più importante, più significativo e più competitivo d’Europa, nella microelettronica e nella tecnologia green. Nella duplice transizione, digitale e green, la Sicilia e quindi l’Italia potrà svolgere un ruolo estremamente importante per tutta l’Europa – ha commentato il il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo – Una tappa storica che ispira le nuove generazione a fare di più e meglio nella spinta all’innovazione e nelle competenze che servono per raggiungere questi successi.

Urso ha annunciato che “a fine anno raggiungeremo i 10 miliardi di investimenti in microelettronica in Italia perché crediamo che il nostro Paese possa diventare competitivo sulle tecnologie green e digitali”.

“Questo investimento – spiega – è coerente con quanto stiamo facendo sin dall’insediamento di questo governo con la strategia nazionale sulla microelettronica, oramai in piena attuazione”.

 

 

 

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