SCENARI

Chip, il nuovo “oro”: gli Usa rilanciano il comparto e la Ue punta all’indipendenza tecnologica

Oltreoceano allo studio un finanziamento da 30 miliardi di dollari per stimolare il settore e aumentare la competitività contro la Cina. Intanto l’Europa programma di garantire che almeno il 20% dei semiconduttori sia prodotto entro i confini continentali prima della fine del decennio

Pubblicato il 05 Mar 2021

chip-111111184206

Chip: un comparto nell’occhio del ciclone. Da un lato il Senato degli Stati Uniti, che sta valutando l’inclusione in un nuovo disegno di legge di 30 miliardi di dollari di finanziamenti per potenziare la produzione interna, dall’altro l’Ue, che ha in programma di produrre i propri semiconduttori avanzati entro il 2030, come parte dei piani finalizzati a ridurre le “dipendenze ad alto rischio” dalle società tecnologiche di Stati Uniti e Asia. 

Negli Usa i legislatori mirano a portare il pacchetto, che includerebbe altri elementi per rilanciare il settore tecnologico degli Stati Uniti, al voto in aprile. Secondo indiscrezioni, il pacchetto guidato da Schumer, leader della maggioranza al Senato, probabilmente avrà disposizioni che frenano l’accesso della Cina ai mercati dei capitali statunitensi, al centro del giro di vite dell’amministrazione Trump su Pechino.

Cento miliardi di dollari per stimolare la ricerca sulle tecnologie chiave

Schumer ha detto il mese scorso di aver incaricato i legislatori di elaborare un nuovo disegno di legge per aumentare la competitività degli Stati Uniti contro la Cina, sulla base della legislazione che lui e il senatore repubblicano Todd Young hanno proposto lo scorso anno. In base al disegno, verrebbero proposti finanziamenti per 100 miliardi di dollari per stimolare la ricerca in aree tecnologiche chiave, dall’intelligenza artificiale informatica quantistica ai semiconduttori.
L’ufficio di Schumer ha anche affermato che il pacchetto potrebbe essere utilizzato come veicolo per fornire finanziamenti di emergenza per i programmi bipartisan sui semiconduttori inclusi nel National defense authorization act dello scorso anno, che sono ancora in attesa di denaro.

Uno di questi programmi non finanziati fornirebbe sovvenzioni alle aziende che investono in fabbriche e attrezzature statunitensi per la produzione, il test e la ricerca e sviluppo di semiconduttori. Un altro chiede al governo di stabilire una partnership pubblico-privato per formare consorzi di aziende per produrre “microelettronica misurabile e sicura”.

Dall’industria dei chip un appello per il credito d’imposta

L’industria dei chip ha anche spinto per un credito d’imposta sugli investimenti per la spesa in strumenti per semiconduttori, che può costare miliardi di dollari per le nuove fabbriche e in genere superare di gran lunga il costo degli edifici. Lo sforzo arriva quando le case automobilistiche statunitensi hanno rallentato la produzione a causa di una carenza globale di chip semiconduttori, molto richiesti per via del boom della domanda di telefoni cellulari e computer dovuto alla pandemia.

L’UE fissa l’obiettivo per il 2030 di produrre semiconduttori all’avanguardia

Dall’altra parte dell’oceano, intanto, l’Unione Europea sta definendo un programma che prevede di produrre i propri semiconduttori avanzati entro il 2030. Si tratterebbe di un provvedimento finalizzato a ridurre le “dipendenze ad alto rischio” dalle società tecnologiche negli Stati Uniti e in Asia. 

Secondo un rapporto pubblicato da Bloomberg, i funzionari europei vogliono garantire che almeno il 20% dei semiconduttori innovativi del mondo, in termini di valore, siano prodotti in Europa entro la fine del decennio. Il documento, che potrebbe ancora cambiare, dovrebbe essere presentato la prossima settimana dalla Commissione europea. L’Ue, in particolare, ha discusso la potenziale creazione di una nuova fonderia come parte di un piano per aumentare la produzione di semiconduttori sul suo territorio. Obiettivo: produrre chip più velocemente rispetto ai leader del settore Taiwan Semiconductor Manufacturing e Samsung Electronics.

“Questo consentirà all’Ue di diventare digitalmente sovrana”

“Una riduzione delle dipendenze critiche consentirà all’Ue di diventare digitalmente sovrana e in grado di affermare meglio gli interessi europei”, ha affermato l’Unione europea nel documento, affermando che il suo approccio cercherà di sostenere “la natura aperta di Internet”. Il cosiddetto piano “Digital compass” delinea gli obiettivi digitali per il prossimo decennio, mirando anche a implementare 10mila strutture climaticamente neutre per garantire alle aziende un rapido accesso ai servizi dati, sviluppare un computer con accelerazione quantistica entro il 2025 e coprire le aree popolate in Europa con il 5G entro il 2030.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati