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Chip, la Cina spinge sulla produzione: Smic investe 8,8 miliardi per una fabbrica a Shanghai

L’azienda, nella blacklist Usa, è sostenuta da un fondo governativo. Intanto Samsung va avanti sul mega stabilimento da 17 miliardi di dollari in Texas

Pubblicato il 06 Set 2021

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In mezzo a una carenza globale di chip che mette in crisi le industrie dell’auto e dell’elettronica, la Cina potrà rafforzare la sua capacità produttiva grazie all’investimento di Smic, Semiconductor manufacturing international corp, che ha messo sul piatto 8,87 miliardi di dollari per realizzare una fabbrica di chip a Shanghai. Lo ha reso noto la stessa azienda cinese, che si trova nella blacklist del governo americano e non può quindi rifornirsi di tecnologie Made in Usa. Proverà a fare tutto da sola, in linea con le strategie di Pechino, intenzionato a rendere la Cina meno dipendente dalle sempre più fluttuanti, ma strategioche, forniture estere di semiconduttori.

Smic non è certo l’unico chipmaker impegnato a potenziare la capacità produttiva. Tutti i produttori stanno investendo per rispondere al picco di domanda globale che non trova sufficiente offerta. Tra questi, la sudcoreana Samsung si appresta a costruire un maxi stabilimento da 17 miliardi di dollari negli Stati Uniti, in Texas, dove ha comprato diversi ettari di terreno. E dove ha messo in competizione due città, Austin e Taylor.

Negli Usa sgravi fiscali a Samsung

Taylor e Austin sono tra le sedi che Samsung sta considerando per la nuova fabbrica di chip americana, insieme ad altre in Arizona e nello Stato di New York. Taylor sta provando a scalzare la città rivale con l’offerta di significativi sgravi sulle tasse sulla proprietà – una proposta che il consiglio comunale discuterà mercoledì. La competizione è accesa perché l’impianto produttivo promette di creare 1.800 nuovi posti di lavoro.

La proposta di Taylor consiste nella copertura pubblica del 92,5% delle tasse di proprietà per i primi 10 anni, del 90% nei successivi 10 anni e dell’85% nei successivi dieci. La costruzione della maxi-fabbrica di Samsung non comincerà comunque prima del 2024.

La fabbrica di Smic in Cina

Il progetto di Smic a Shanghai consiste nella costruzione di una fabbrica con capacità mensile di 100.000 wafer a 12 pollici nella Lingang Free trade zone nel distretto economico di Pudong. Lo stabilimento sarà dedicato alle attività di fonderia e alla produzione di wafer di circuiti integrati e servizi tecnologici su nodi di processo per 20 nanometri e superiori. Il progetto sarà guidato da Smic all’interno di una joint venture con la Lingang Free trade zone di cui Smic possiede la quota maggioritaria.

Smic fa parte del fondo per i chip creato e finanziato dal governo cinese per sostenere i produttori nazionali e rendersi meno dipendente dai colossi mondiali dei chip della Sud Corea, del Giappone e degli Stati Uniti

Smic è nella lista nera del dipartimento del Commercio Usa per motivi di sicurezza: Washington ritiene che l’azienda cinese collabori con le forze militari di Pechino, un legame che Smic ha sempre negato.

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