6,2 miliardi di dollari: tanto vale l’accordo in base al quale un fondo sostenuto dal governo giapponese si è offerto di acquistare Jsr Corp, produttore chiave di composti vitali per la produzione di semiconduttori. Jsr ha dichiarato che il suo consiglio di amministrazione è favorevole all’accordo che privatizzerebbe la società, segnando un incremento del ruolo statale negli sforzi per rilanciare l’industria giapponese dei chip.
Offerta pubblica di acquisto a fine dicembre
La mossa di Japan Investment Corp (Jic), supervisionata dal potente Ministero del commercio, è l’ultima di una serie di misure governative sempre più “muscolose” per riconquistare la leadership del Giappone nella produzione di chip avanzati e mantenere il suo vantaggio come produttore di materiali e strumenti utilizzati nella loro produzione. A tale scopo, Jic prevede di lanciare un’offerta pubblica di acquisto a fine dicembre offrendo 4.350 yen per azione: Mizuho Bank e la Development Bank of Japan (Dbl), sostenuta dal governo, forniranno finanziamenti.
L’accordo mentre crescono le tensioni Usa-Cina
L’accordo arriva in un momento di crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina, mentre l’amministrazione del presidente Joe Biden è impegnata nella costruzione di una capacità di produzione nazionale di chip.
Jsr è uno dei principali fornitori di fotoresist, sostanze chimiche sensibili alla luce utilizzate per incidere motivi sui wafer.