L'OPERAZIONE

Chip, l’italiana Technoprobe annuncia l’Ipo e spinge sulla crescita internazionale

Il produttore di probe card, utilizzate per il test dei semiconduttori di tipo Soc, pronto a quotarsi all’Euronext Growth entro fine di marzo. Sul listino il 20% del capitale sociale

Pubblicato il 18 Gen 2022

Credits: Technoprobe.com, Probe Card products

Technoprobe si quoterà su Euronext Growth Milan: la società italiana della microelettronica e dei semiconduttori ha annunciato di voler procedere all’Ipo entro la fine del primo trimestre del 2022, compatibilmente con le condizioni di mercato. Il flottante richiesto per la quotazione sarà realizzato attraverso un collocamento istituzionale di azioni ordinarie riservato ad investitori qualificati in Italia e nello spazio economico europeo e investitori istituzionali esteri al di fuori degli Stati Uniti.

L‘offerta riguarderà circa il 20% del capitale sociale di Technoprobe post quotazione. Le azioni saranno, in parte, poste in vendita dagli attuali azionisti di riferimento e, in parte, saranno ottenute con un aumento di capitale. La struttura finale dell’offerta sarà determinata in prossimità dell’avvio dell’Ipo.

Obiettivo: crescita sui mercati internazionali

Technoprobe, si legge nella nota per i media, ritiene che la quotazione le consentirà di ottenere ulteriore visibilità sui mercati di riferimento. I proventi derivanti dall’aumento di capitale saranno utilizzati al fine di dotare la società di ulteriori risorse finanziarie per il perseguimento della propria strategia di crescita sui mercati internazionali.

Mediobanca – Banca di Credito Finanziario e Intesa Sanpaolo agiranno in qualità di coordinatori dell’offerta. Mediobanca – Banca di Credito Finanziario agisce inoltre in qualità di Euronext Growth Advisor.

Technoprobe, secondo produttore mondiale di probe card

Technoprobe è stata costituita nel 1996 da un’idea imprenditoriale del suo fondatore Giuseppe Crippa ed è a capo di un gruppo che progetta e realizza interfacce elettro-meccaniche denominate Probe Card utilizzate per il test dei semiconduttori di tipo non-memory o Soc (system on chip).

Sulla base dei dati attualmente disponibili, il gruppo risulta essere il secondo produttore di Probe Card a livello mondiale in termini di volumi e fatturato ed è l’unico produttore sul territorio italiano. Nel 2020 ha ricevuto il premio “Best supplier” sia da Tmsc che da Intel e nel 2021 “1st suppliers” da Vlsi research Inc.

Le Probe Cards sono dispositivi di alta tecnologia (fatti su misura in base allo specifico chip) che consentono di testare il funzionamento dei chip durante il loro processo di costruzione, ossia quando si trovano ancora sul wafer di silicio. Si tratta, quindi, di progetti e soluzioni tecnologiche che garantiscono il funzionamento e l’affidabilità dei dispositivi che rivestono un ruolo determinante, tra l’altro, nell’industria dei computer, degli smartphone, del 5G, dell’Internet of Things, della domotica e dell’automotive. Le Probe Card sono dei “consumables” in quanto il loro ciclo di vita è legato ad uno specifico chip e nessuna parte della Probe Card può essere riutilizzata.

Tre stabilimenti produttivi in Italia, 11 sedi nel mondo

In Italia il Gruppo ha la sua sede legale a Cernusco Lombardone (LC), comune alle porte di Milano, dove è presente anche un centro produttivo che occupa una superficie coperta di circa 20.000 mq. Inoltre, il Gruppo ha altri due stabilimenti produttivi in Italia: il primo di circa 4.000 mq ad Agrate (MB), operativo da luglio 2021, e il secondo di circa 5.000 mq ad Osnago (LC), che entrerà in funzione nel primo trimestre 2022. Infine, il gruppo dispone di altre 11 sedi a livello mondiale, distribuite tra Europa, Asia (Taiwan, Corea del Sud, Cina e Singapore) e Stati Uniti. I principali produttori al mondo di semiconduttori sono clienti del gruppo.

Il gruppo impiega attualmente circa 2.200 dipendenti a livello consolidato (dei quali 1.300 in Italia) e ha generato ricavi nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 pari a 329,5 milioni di euro. Dispone di oltre 500 brevetti proprietari e sviluppa oltre 100 nuovi progetti ogni mese.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati