Il fatturato globale dell’industria dei chip ha raggiunto i 655,9 miliardi di dollari nel 2024, in aumento del 21% rispetto ai 542,1 miliardi di dollari del 2023, secondo i dati resi noti da Gartner.
Non si arresta, dunque, la corsa di un settore che, grazie agli investimenti in data center che supportano i carichi di lavoro di cloud e Ai, vive una forte espansione. Non tutti i vendor ne beneficiano in ugual misura: Nvidia schizza al primo posto della classifica dei produttori per fatturato e quota di mercato, superando per la prima volta Samsung Electronics e Intel.
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Chip, è ancora boom grazie all’Ai
L’ascesa di Nvidia nella classifica dei fornitori di semiconduttori si lega alla forte domanda di sviluppo di infrastrutture di intelligenza artificiale e a un aumento del 73,4% del fatturato dei chip di memoria, evidenzia Gaurav Gupta, VP Analyst di Gartner.
“Nvidia è salita al primo posto a seguito di un netto aumento della domanda per le sue unità di elaborazione grafica (Gpu) discrete, che hanno rappresentato la scelta principale per i carichi di lavoro di intelligenza artificiale nei data center”.
Nvidia domina con uno share di mercato dell’11,7% e ricavi in aumento del 120% rispetto al 2023 a 76,6 miliardi di dollari.
La classifica dei vendor
Samsung ha mantenuto il secondo posto (market share del 10%, ricavi di 65,6 miliardi, +60,8%), forte dei guadagni sia nelle Dram che nei chip di memoria flash, dove i prezzi che sono in forte ripresa in risposta a uno squilibrio tra domanda e offerta.
Scende al terzo posto Intel, con una quota di mercato del 7,6% e ricavi di 49,8 miliardi di dollari, pari a una crescita solo dello 0,8% perché “le minacce competitive sono aumentate in tutte le sue principali linee di prodotto e l’azienda non è riuscita a trarre vantaggio dal robusto aumento della domanda di elaborazione di intelligenza artificiale”, nota Gupta.
Robusta la crescita di SK Hynix, al quarto posto con market share del 6,7% e ricavi di 44,1 miliardi (+91,5%).
Chip, le previsioni per il 2025
Nel 2025 il settore dei semiconduttori si prepara a un’ulteriore espansione: le proiezioni di Gartner indicano un giro d’affari di 705 miliardi di dollari, segnando un aumento di 80 miliardi rispetto al 2024.
I data center, trainati dalla crescente domanda di intelligenza artificiale generativa (GenAI), sono ora il secondo mercato per i semiconduttori, superati solo dagli smartphone.
Carenza di semiconduttori, rischi per le telco?
L’era dell’Ai rischia di esacerbare il chip shortage: i produttori di semiconduttori si aspettano che la domanda aumenti del 15% entro il 2026, ma le organizzazioni a valle – le aziende che si affidano a semiconduttori per i loro prodotti o servizi – stimano che la domanda crescerà del 29%, trainata dalla richiesta di chip avanzati per le tecnologie di intelligenza artificiale, come si legge nel rapporto del Capgemini Research Institute “The semiconductor industry in the Ai era”.
Il report, basato su un sondaggio di 250 dirigenti dell’industria dei semiconduttori in Asia-Pacifico, Europa e Nord America, e un altro sondaggio su 800 dirigenti a valle di dieci settori, sottolinea che questo boom della domanda si deve, in gran parte, al crescente uso dell’Ai e dell’Ai generativa. Queste tecnologie hanno bisogno di chip specifici, le unità di elaborazione neurale (Npu) e le unità di elaborazione grafica ad alte prestazioni (Gpu), per gestire grandi quantità di dati e calcoli complessi.
Il report evidenzia che, mentre nei prossimi 12 mesi si prevede un aumento della domanda di chip per Ai, chip personalizzati e chip ad alta capacità di memoria, l’industria dei semiconduttori deve cogliere nuove opportunità, come design innovativi, metodi di fabbricazione sostenibili e investimenti in approvvigionamento interno e nearshoring per rafforzare la stabilità.
In questo ambito, in Europa, si è formata lo scorso marzo la “Coalizione dei volenterosi”, un’alleanza strategica tra Stati membri dell’Ue che si pone l’obiettivo di rafforzare l’industria europea dei chip e promuovere un nuovo approccio comune per la competitività del settore. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è intervenuto a Bruxelles, a margine del Consiglio Competitività, alla tavola rotonda che ha dato vita alla coalizione.
“Attraverso la collaborazione con gli altri Stati membri, vogliamo costruire un ecosistema europeo solido e competitivo lungo l’intera filiera dei semiconduttori, riducendo le dipendenze esterne e rafforzando la nostra autonomia strategica”, ha dichiarato il ministro Urso nel suo intervento.