LA STRATEGIA

Chip per l’intelligenza artificiale, Amd punta alla Cina

L’azienda ha intenzione di realizzare un prodotto ad hoc per il mercato del Paese asiatico e rispettare, in questo modo, le norme Usa sull’export. La ceo Lisa Su: “Grande opportunità per il nostro business”

Pubblicato il 02 Ago 2023

usa cina 3

Amd valuta lo sviluppo di un chip di intelligenza artificiale specificamente per il mercato cinese per conformarsi ai limiti imposti sulle esportazioni statunitensi verso la Cina, una mossa che ricalca quanto già deciso dai concorrenti Nvidia e Intel.

Le applicazioni di intelligenza artificiale sono un mercato enorme per i produttori di chip, ma per le aziende americane vigono i limiti imposti da Washington all’export di tecnologie strategiche verso la Cina. I chipmaker statunitensi rischiano di essere tagliati fuori da una fetta significativa del business.

La Cina è un mercato “importante”, ha ribadito Lisa Su, Ceo di Amd, in una call sugli utili. Al tempo stesso, Amd vuole essere pienamente conforme ai controlli sulle esportazioni statunitensi.

Amd, opportunità in Cina

La strategia di Adm guarda, in questo particolare momento, al mercato degli acceleratori, ovvero un tipo semiconduttori che accelerano il machine learning: sono essenziali per addestrare enormi quantità di dati per le applicazioni di intelligenza artificiale.

Ma, mentre guarda a questo mercato, Amd vuole anche essere pienamente conforme ai divieti sulle esportazioni tecnologiche degli Stati Uniti. La ceo intende trovare un modo per difendere entrambi gli interessi: “Crediamo che ci sia un’opportunità di sviluppare prodotti per i nostri clienti in Cina che sono alla ricerca di soluzioni di intelligenza artificiale e continueremo a lavorare in quella direzione”, ha detto Su.

I chip Ai sono strategici

Amd si sta preparando ad aumentare la produzione del suo chip MI300 che sta posizionando come rivale delle unità di elaborazione grafica di Nvidia utilizzate per l’addestramento dell’Ai.

Per Amd, molta della crescita futura dipende dal chip MI300 Ai con cui l’azienda mira a scalfire il primato di Nvidia. Amd si aspetta che questo chip la aiuti a far crescere velocemente la sua attività nel segmento data center per il resto dell’anno.

Su ha detto che Amd punta a una crescita di circa il 50% nella seconda metà dell’anno rispetto alla prima metà per quanto riguarda il business dei data center, in parte proprio grazie al nuovo chip Ai.

L’azienda californiana sta puntando molto sui chip Ai: nelle scorse settimane ha annunciato un investimento fino a 135 milioni di dollari in Irlanda, supportato dal governo irlandese attraverso Ida Ireland, per finanziare progetti strategici di R&D per sviluppare microchip di nuova generazione per Ai, data center, reti e infrastrutture di comunicazione 6G.

Prodotti Usa modificati per la Cina

All’inizio di quest’anno, il governo degli Stati Uniti ha vietato a Nvidia di vendere i suoi chip A100 e H100 alla Cina. L’H100 è uno dei principali chip Ai di Nvidia. Nvidia ha deciso di creare un chip con modifiche alle specifiche H100 che rispettano i veti sull’esportazione.

Allo stesso modo Intel ha realizzato una versione modificata dei suoi chip Gaudi 2 Ai per il mercato cinese.

La Cina rimane un mercato redditizio per i produttori di chip statunitensi, in particolare nell’Ai dove ci sono poche alternative locali.

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