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Chip: vendite a +10% nel 2022, ma i produttori dovranno vedersela con 4 grandi minacce

Lo prevede un rapporto di Euler Hermes, secondo cui i produttori di semiconduttori sono stati i veri vincitori del mercato nell’era della pandemia. Ma il futuro sarà costellato di rischi, fra cui la normalizzazione della domanda di hardware e i possibili eventi climatici insolitamente avversi

Pubblicato il 03 Gen 2022

chip

Vendite di semiconduttori in crescita di un altro 9%, sino a superare per la prima volta i 600 miliardi di dollari. E’ quanto gli analisti di Euler Hermes, compagnia di assicurazione del credito del gruppo Allianz, prevedono per il 2022 in un report che fa il punto sulla carenza globale di semiconduttori e sulle prospettive del settore, cresciuto del 26% a 553 miliardi di dollari nel 2021.

L’analisi fa presente che la carenza di chip, che ha imperversato durante la pandemia, ha avuto un impatto su una vasta gamma di settori, dalle automobili alle console di gioco, poiché i produttori di chip hanno lottato per tenere il passo con una domanda senza precedenti mentre l’attività economica globale era chiamata a riprendersi dalla crisi.

E sebbene i principali produttori di chip, come Tsmc, abbiano già annunciato piani per aumentare la capacità, il report fa comunque presente che “di solito occorrono anni prima che queste strutture vengano messe in funzione”. Le azioni quotate a Taiwan di Tsmc sono aumentate di oltre l’80% in circa due anni.

Uno scenario denso di rischi

Guardando al nuovo anno, Aurelien Duthoit, consulente di settore per la tecnologia e la vendita al dettaglio di Euler Hermes, fa notare che saranno almeno quattro i fattori che determineranno l’andamento del comparto, rappresentando anche un potenziale rischio per i protagonisti del settore.

Oltre alla normalizzazione della domanda in aree come computer e server, Duthoit identifica fattori chiave come “gli eventi imprevedibili e casuali” che danneggiano i principali siti di produzione di semiconduttori, quali Taiwan e Corea del Sud. Il pensiero è in particolare rivolto alla “frequenza crescente di eventi climatici insolitamente avversi”, considerata una sfida importante per il settore dei semiconduttori, che per definizione si basa sull’utilizzo ottimale delle proprie capacità per la sua redditività.

Infine, fra i rischi che corre il comparto compaiono anche i nuovi sviluppi nella “guerra fredda” tecnologica tra Stati Uniti e Cina, che potrebbero impedire agli specialisti della tecnologia dei semiconduttori di vendere alle società cinesi.

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