rivoluzionare il mondo dei personal computer, arriverà in
autunno e sarà distribuito gratuitamente. Lo ha annunciato
Sundar Pichai, vicepresidente di Mountain View, intervenendo al
Computex in corso di svolgimento a Taipei. Presentato lo scorso
novembre, Chrome Os è incentrato su internet. I computer che lo
ospiteranno, inizialmente portatili, poi anche netbook, tablet e
desktop, non avranno bisogno di molta memoria, dal momento che la
maggior parte delle applicazioni non sarà sulla macchina, ma sul
web. Per questo, il lancio del sistema operativo coinciderà con
quello del negozio online Chrome Store, in modo che le persone
possano scaricare i programmi di cui hanno bisogno. Le
applicazioni funzioneranno come già fanno Gmail e Docs, i due
prodotti che consentono di memorizzare messaggi di posta, testi,
fogli di calcolo e presentazioni sui server di Google,
accessibili via internet da qualsiasi computer e cellulare
connesso alla rete. Con Chrome Os Google si prepara a sfidare
Microsoft, forte di un sistema operativo, Windows, installato sul
90% dei personal computer esistenti al mondo.
Google ha previsto anche il rilascio dei requisiti hardware
necessari all’utilizzo del sistema operativo, che, a quanto si
apprende, saranno minimi. Ci sarà anche una certificazione
ufficiale di Google che accompagnerà tutti i dispositivi,
inclusi i netbook, che usciranno sul mercato con Chrome OS
preinstallato: l’azienda di Mountain View vuole garantire agli
acquirenti una user experience di qualità. Inizialmente, Chrome
OS non potrà essere offerto con interfacce personalizzate, ma la
customizzazione del sistema operativo sarà concessa ai
produttori in futuro.
Altra novità in arrivo. “Big G” ha aggiornato il suo motore
di ricerca, consentendo a chi esegue una ricerca dall’iPhone di
visualizzare le app tra i primi risultati. La novità, per ora
introdotta solo negli Stati Uniti, aiuterà gli utenti a
orientarsi tra le circa 200 mila applicazioni esistenti per il
“melafonino”. Le ricerche conterranno parole come download o
applicazione e forniranno il collegamento diretto al negozio
virtuale App Store della Apple. Un’analoga iniziativa è stata
portata avanti anche per gli smartphone che utilizzano la
piattaforma di Google. La ricerca di “Twitter app” su un
telefonino Android, ad esempio, mostrerà tra i primi risultati i
link al negozio online Android Market e ad alcuni siti che
parlano di quell’applicazione.