È tempo di shopping per Cisco Systems. Il produttore statunitense,
che punta sempre di più sui suoi servizi di videoconference, ha
firmato un accordo per comprare il “rivale” Tandberg per circa
2 miliardi di euro. La mossa prevede una sostanziale integrazione
fra i due portafogli di soluzioni: Cisco, da un lato, è
specializzata in grandi sistemi per le videoconferenze, mentre i
prodotti Tandberg sono rivolti ad un pubblico con “minori”
esigenze e sono più piccoli ed economici. Una volta completata
l’acquisizione, il Ceo di Tandberg, Fredrik Halvorsen, guiderà
il nuovo TelePresence Technology Group di Cisco.
In pratica, come sottolineano anche gli analisti di Gartner, lo
shopping di Cisco va a chiudere il gap fra i sistemi di
telepresenza ad alta definizione del vendor statunitense e quelli
dedicati alla videoconferenza desktop basati sul sistema Uva
(unified video advantage), inserendo in mezzo dei sistemi di
conferenza da “stanza” basati però su video a definizione
standard.
Rimangono dei dubbi sul prezzo: l’offerta del big americano paga
un premio dell’11 per cento rispetto al valore di borsa di
Tandberg a Oslo e il cda dell’azienda norvegese ha raccomandato
ai suoi azionisti di accettare l’operazione, che dovrebbe
chiudersi nella prima metà del 2010. “È un’acquisizione che
ha senso, ma Cisco paga un prezzo alto”, ha detto Steve Blood,
vice presidente di Gartner, sottolineando come l’acquisizione
possa rivelarsi un plus per le attività adiacenti di Cisco, visto
che un uso delle videoconference più spinto porterebbe anche a un
maggior traffico sulle reti che dovrebbe spingere la vendita di
router e switch.
L’offerta durerà quattro settimane, quindi i colpi di scena non
sono esclusi.