Quarto trimestre col segno più per i ricavi di Cisco. Con un incremento del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il gruppo ha registrato 13,4 miliardi di dollari di fatturato. La buona notizia è però smorzata dall’avvertimento del board della multinazionale: nel primo quarter del nuovo anno fiscale, infatti, la crescita è destinata a rallentare, in parte a causa delle Trade war in corso tra Stati Uniti e Cina. Inoltre, sempre nel trimestre, gli utili netti sono crollati del 42% a 2,2 miliardi (o 51 centesimi di dollaro ad azione), colpiti dal ricarico di nuovi oneri fiscali.
Tornando ai risultati positivi, la performance del Q4 si attesta in linea con la crescita dell’intero esercizio, pari al 7%, con un margine lordo salito al 65,5% dal 63,2% dell’anno precedente, mentre il margine operativo rettificato ha raggiunto il 32,6%. I profitti netti nei 12 mesi dell’anno fiscale 2019 sono esplosi rispetto al 2018, passando da cento milioni a 11,6 miliardi di dollari.
A spingere l’incremento di vendite nell’ultimo quarter è stato soprattutto il mercato americano, con un ottimo +9% a 8,1 miliardi di dollari. Bene anche la regione Emea, con un +7% e 3,3 miliardi incassati. In Asia, si è assistito a un calo delle revenue pari al 4%, con un fatturato di due miliardi.
Sul piano delle business unit, nel trimestre la divisione hardware è cresciuta del 6% (7,9 miliardi) mentre i servizi hanno registrato un +4% a 3,3 miliardi. Crescita a doppia cifra per le applicazioni (11%), con vendite per 1,5 miliardi, e per la security (14%) a 714 milioni.
Come detto, per il prossimo trimestre le previsioni parlano di crescita zero, o tutt’al più di un +2%, in conseguenze del calo degli ordini. Negli Stati Uniti, infatti, le commesse sono aumentate solo dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2018, in Emea del 4%, mentre in Asia, affondate dal declino degli investimenti delle telco, sono scese dell’8%. Nonostante questo, Cisco si aspetta una certa continuità nella profittabilità delle operazioni.