Città digitali, la capitale a metà del guado

Secondo uno studio dell’Università Sapienza la città sul podio europeo per servizi di infomobilità, ma indietro per diffusione di hotspot pubblici e penetrazione della banda larga. Zingaretti: “Serve un nuovo modello di sviluppo”

Pubblicato il 20 Apr 2011

Roma a metà del guado digitale. A dirlo uno studio comparato
realizzato dall’Università “Sapienza”, e anticipato al
convegno organizzato oggi a Roma dall’Associazione Clorofilla,
che ha messo a paragone la Capitale con sei metropoli europee
(Londra, Vienna, Parigi, Amsterdam, Madrid e Berlino). In base a
parametri, tra cui la diffusione WiFi, la penetrazione della banda
larga, l'infomobilità, la gestione dei rifiuti elettronici e
il trasferimento dei servizi della PA verso l'online, la Città
Eterna può vantare punti di forza che “riguardano l'info
mobilità, applicazioni innovative come Atacmobile, luce verde, wi
move e realtraffic, che risultano essere molto apprezzate dai
cittadini”. Meno bene le performance sugli altri settori: “Roma
si colloca a metà classifica per la diffusione di hotspot pubblici
per Wi-Fi. E anche sulla penetrazione della banda larga dopo vari
annunci, si sono verificati dei blocchi”.

“In un’ottica di crescita e sviluppo delle innovazioni, svolge
un ruolo importante la metropoli perché rappresenta il luogo dove
si produce ricchezza – sottolinea il presidente della Provincia
di Roma, Nicola Zingaretti – Si possono fare tante cose per vivere
meglio ma bisogna imporre un nuovo modello di sviluppo”.

Uno dei problemi della competitività dell'Italia – secondo
il presidente – è infatti “la scarsa qualità dei servizi
offerti alle persone e alle imprese. C'è una pigrizia della
classi dirigente che continua a fare le cose come 20 anni fa.
Bisogna invece cambiare e le nuove tecnologie, oltre a migliorare
le prestazioni, ci consentono di fare le cose più velocemente e a
minor costo”. Un percorso che la provincia di Roma sta cercando
di portare avanti: “Stiamo utilizzando sempre più sportelli
online. Con Provincia Wi-Fi, invece, in due anni abbiamo raggiunto
gli 80 mila abbonati. Inoltre, grazie ad un progetto di finanza e
quindi a costo zero per la Pubblica amministrazione, tutte le
scuole di Roma avranno un approvvigionamento energetico da fonti
rinnovabili”.

E anche il Comune di Roma si sta muovendo nella direzione del
digitale. Entro il 2012 – annuncia spiegato Marco Visconti,
assessore all'Ambiente -“ci sarà il protocollo digitale che
eliminerà tutto il cartaceo con enormi risparmi per
l'ambiente. Stiamo portando avanti anche la mobilità elettrica
predisponendo colonnine di ricarica da fotovoltaico”. Per
Visconti, “bisogna sfruttare il connubio tecnologia-ambiente e lo
possiamo collaborando tra enti”.

Ma la rivoluzione digitale oltre a fare bene ai cittadini fa bene
anche all'ambiente. Sono tante – e spesso sconosciute – le
conseguenze pratiche nella vita quotidiana, in termini di risparmio
o miglioramento dei servizi, prodotte dallo sviluppo tecnologico.
Secondo dati di uno studio effettuato da AzzeroCo2, scegliendo un
software scaricabile da Internet invece che comprarlo su un cd
imballato in carta, otteniamo un risparmio di 1 Kg di Co2. Benefici
anche dall’abbattimento degli spostamenti necessari a raggiungere
il posto di lavoro: ipotizzando di percorrere 30 Km andata e
ritorno per andare a lavoro abbiamo un dispendio di Co2 di 7,2 Kg
in automobile, con lo scooter 3,6 Kg equivalenti e 1,5Kg se
scegliamo l'autobus. Tutto cambierebbe con il telelavoro:
l'impatto per 8 ore di lavoro è di 1,44 Kg di Co2 equivalenti.

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