Marche scommettono su Spid. La Regione adersis e al Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale, un sistema che permette l’accesso a tutti i servizi tramite un’unica identità digitale che rimpiazza i diversi codici esistenti per accedere online agli sportelli dei servizi pubblici e privati.
“Un primo tassello verso la cittadinanza digitale – commenta l’assessore all’Informatica, Fabrizio Cesetti – i cittadini sono al centro dell’azione amministrativa e godono dei diritti di cittadinanza digitale, a loro tutela nascono strumenti adeguati. In questo modo la pubblica amministrazione semplifica i rapporti tra cittadini, imprese e Pa incentivando l’utilizzo dei servizi digitali in piena sicurezza”.
Insieme alle altre regioni pilota, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte e Toscana e Amministrazioni Centrali Inps, Inail e Agenzia Entrate, le Marche hanno partecipato alla fase di test del sistema avviata nel primo semestre 2015. A dicembre verrà consegnata la prima identità digitale.
Per assicurare riservatezza, le regole per l’attuazione dell’identità digitale sono state sottoscritte dal Garante della Privacy. A seconda del servizio, il livello di sicurezza: al livello base serve solo la password, al secondo gradino si affianca una “one time password” (usa e getta), al terzo si aggiunge una “smart card”, un supporto magnetico (è il caso di operazioni come il trasferimento di fondi o lo scambio di documenti con dati sensibili).
La fase di accreditamento dei gestori, iniziata a settembre, si completerà nel giro di due mesi. L’ultima tappa si realizzerà entro due anni, quando tutti i servizi pubblici dovranno essere accessibili online. Allora, secondo i target del Governo, saranno 10 milioni gli utenti dotati di Pin unico.
Con i primi rilasci di credenziali Spid, la Regione Marche presenterà la nuova modalità di autenticazione regionale includendola nel sistema Fed-Cohesion attualmente in uso sia per accedere ai servizi in rete della sanità della Regione che di alcuni enti locali. Agli attuali strumenti di autenticazione già previsti – Pin Cohesion, Otp Cohesion, Carta Raffaello e Ts-Cns – verranno aggiunte le credenziali Spid.
La Regione inoltre ha previsto delle misure di finanziamento nel Por Fesr regionale 2014-2020 per gli enti locali (“Soluzioni tecnologiche per la realizzazione di servizi di e-Government interoperabili, integrati”) finalizzati proprio all’integrazione del framework Fed-Cohesion per assolvere l’obbligo di accesso ai servizi online tramite credenziali Spid.